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BARCELLONA - Oggi è uno dei migliori allenatori del mondo; con il suo tiki taka ha rivoluzionato il calcio degli ultimi 10 anni. Ma la sapienza tattica di Pep Guardiola ha un'origine ben precisa: l'incontro con il fuoriclasse olandese Johan Cruyff.
L'allenatore del Bayern Monaco dai microfoni di RAC1 ha voluto ricordare il fenomeno olandese, riconoscendo la portata innovativa delle sue idee e del suo modo di intendere il calcio: «Non sapevo nulla di calcio, fino a quando non conobbi Cruyff. Con Johan sapevi che era possibile comandare e dominare il calcio. Quando arrivò nel club, disse: "Seguitemi", e la gente si unì a lui. E quando le cose andavano male, peggio andavano e più lui credeva nelle sue idee».
IMMORTALE COME PELE' E MARADONA
© RIPRODUZIONE RISERVATAINNOVATORE - Guardiola ha aggiunto: «Ciò che si ricorderà di Cruyff non sono i titoli vinti, ma il fatto di aver cambiato i club in cui è stato. Ha trasformato l'Ajax, il Barça, l'Olanda, la Spagna. Era un personaggio dominante, con una personalità unica. Un gran maestro: dominava, controllava tutto e ci proteggeva da tutto e tutti. Non sarei mai stato capace di instaurare ciò che è riuscito a creare lui agli inizi».