La festa di Juric e la lotta di Camplone, Di Carlo e Cosmi per la A

Il Crotone passa a Terni e accorcia i tempi per una promozione ormai imminente. Ma con il Cagliari incredibilmente battuto dall'Ascoli di Cacia, è la lotta per il terzo posto che si riprende prepotentemente la scena
La festa di Juric e la lotta di Camplone, Di Carlo e Cosmi per la A© LaPresse
di Tullio Calzone
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LA FESTA DEL CROTONE - Sì, il Crotone conta i giorni per la A e il vento del Sud soffia sempre più forte su questa B che non smette di appassionarci e divertirci con imprese mai scontate. Il blitz, per esempio, al Liberati della capolista calabrese e la contestuale pesante sconfitta del Cagliari nel testacoda di Ascoli, consentono a Juric di vincere due volte e di accorciare le distanze dalla A. No, ormai non è più una chimera questa promozione neanche per il croato, temporeggiatore prudente e allenatore capace che potrebbe dover affrettare i tempi di una festa pazzesca.

SCONTRI DIRETTI - Lo scontro diretto con lo Spezia, nell’anticipo di venerdì sera, orienterà i tifosi rossoblù, che dovranno tuttavia aspettare l’esito dello spareggio Pescara-Cesena, in programma sempre venerdì alle 21, e poi attendere il risultato di Bari-Como e di Trapani-Ascoli il giorno dopo. Con l’attuale format a 22, finora, solo il Palermo dei record di Iachini è riuscito chiudere i conti con sei turni d’anticipo. Ma comunque vada sarà un successo per questo Crotone implacabile e sempre sotto tensione.

CAGLIARI FLOP - Non riesce proprio a rimanere concentrato, invece, il Cagliari che al Del Duca va sotto di due gol e poi si sveglia ancora una volta tardivamente, meritando qualcosa di più di un gol su rigore realizzato da Joao Pedro. Due legni dicono no a una rimonta con l’Ascoli in dieci. I problemi sono a monte: non si possono prendere due reti così, sia pure da un cecchino tornato formidabile come Cacia, prima di iniziare a giocare.

ODDO E COSMI PER LA A - Detto del ritorno in scena al Partenio del Pescara travolgente di Oddo senza più l’alibi Campagnaro e sottolineata un’altra impresa dello Spezia di Di Carlo sempre più terzo incomodo del campionato, ha il veleno nella coda anche il testacoda dell’Ardenza che riporta il Bari al 3º posto. Il guizzo di Lazzari oltre il 90’ brucia Colomba e induce gli ultrà livornesi a chiedere alla squadra di non indossare più la maglia amaranto. Ne dovranno confezionare, evidentemente, una apposita quelli del Trapani per Cosmi, vera arma letale di un’altra candidata del Sud alla volata finale per la A!


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