© Getty ImagesMILANO- Non si placano le polemiche attorno all’imbarazzante riproduzione del Ka Mate, la celebre haka neozelandese, andata in scena giovedì sera a San Siro prima di Milan-Carpi. Una squadra di controfigure del Milan ha riprodotto una danza diventata sacra a livello globale ma che affonda le sue radici nella tradizione Maori e che proprio in Nuova Zelanda ha una grande importanza, quasi sacra. Il giornale neozelandese, New Zealand Herald, ha attaccato pesantemente il club rossonero per la simil haka, ribattezzata “Tekitanka”: “L'AC Milan, uno dei più grandi club calcistici d'Europa, ha appena commesso il proprio suicidio sui social, e internet sta esplodendo. Uno degli spot più orribili e disgustosi, nella storia dello sport. Avremmo voluto che una cosa del genere non fosse vera. Questa è una di quelle volte in cui ti metti la testa fra le mani e ti chiedi 'a che punto sta arrivando il mondo?'".
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IRA ALL BLACKS- Questa esibizione è stata voluta da uno dei tanti sponsor del club rossonero: Nivea. La “tekitanka” è stata, tra l’altro, fischiata dai circa 28.000 spettatori che hanno assistito al match tra Milan-Carpi e questa trovata ha fatto il giro del mondo non passando affatto inosservata in Nuova Zelanda dove sono davvero molto sensibili dall’utilizzo dell’haka, rito con il quale gli All Blacks si caricano prima di ogni match. Nel 2006 in una nota pubblicità della Fiat, si vede un gruppo di mamme che si esibivano nel Ka Mate e anche in quella circostanza quello spot fu definito inappropriato. Speriamo che le polemiche di questi giorni servano da lezione: forse è meglio non toccare, nel profondo, gli dei del rugby neozelandese. Chissà se anche il club rossonero avrà imparato la lezione o se nel prossimo match di campionato, a San Siro contro il Frosinone, la Tekitanka verrà riproposta non curante delle aspre polemiche di questi giorni.
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