Longarini: Ternana grandi idee

Il patron degli umbri anticipa il progetto della prossima stagione: «Equilibrio finanziario e giovani di qualità. In settimana il diesse e il nuovo tecnico. Avenatti e Falletti? nessuno è incedibile. Ma il contenzioso Fifa è stato chiuso. Ora dipende solo da loro. Spero siano leali»
Longarini: Ternana grandi idee
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Presidente Simone Longarini, il nome della sua famiglia è stato associato ripetutamente al Latina e in tanti hanno immaginato, e a Terni anche temuto, un disimpegno nella Ternana. Notizie infondate o aveva davvero pensato di lasciare?
«Notizie del tutto infondate, non c’è stato assolutamente nulla. Niente di niente. Mi meraviglio di come sia potuta montare una storia così, ho ragione di credere che qualcuno abbia utilizzato il nostro nome per legittimarsi».
Il settore giovanile è il vero fiore all’occhiello del vostro club. La mission della Ternana sarà sempre più quella di valorizzare talenti?
«Assolutamente sì. La scorsa stagione siamo partiti, per i noti motivi, in forte ritardo anche sulla gestione e sulla composizione del settore giovanile. Quest’anno invece sono state già compiute quasi tutte le scelte, allestendo dei buoni organici con diversi innesti. L’obiettivo è che ogni anno, nel turnover della prima squadra, ci siano almeno tre tesserati del nostro vivaio».
Allestirà comunque un a Ternana ambiziosa?
«Cercheremo di allestire un gruppo valido e, sopratutto, fatto di gente che avrà voglia di sposare in pieno la causa rossoverde. Chi viene da noi non lo deve fare per soldi ma perché ha voglia di venire in un ambiente sano e competitivo, dove prima di tutto c’è l’impegno, sempre!».
Migliorare il risultato dell’ultima stagione sarà il primo obiettivo. La formazione di Breda, a un certo punto, sembrava potesse lottare non solo per la salvezza ma per qualcosa d’importante. Poi si è spenta. Non dovrà capitare. Ha le idee chiare?
«Chiarissime!».
Sulla solidità finanziaria del suo club non ci sono mai stati dubbi. La famiglia Longarini è certamente una garanzia da tutti i punti di vista. Una realtà invidiabile anche da diversi grandi club, come dimostrano le cronache recenti con Bari e Brescia in affanno. Sarà una solida base di partenza per il prossimo torneo. E’ così?
«Sicuramente chi si avvicina alla Ternana sa che è una società con i numeri a posto, non ha debiti rilevanti e non ha in carico contratti esagerati; molto lavoro, in questa direzione, è stato fatto anche negli ultimi 10 mesi. Il mio compito è quello di essere lucido e non commettere errori di valutazione».
Ha scelto, se ci sarà, il nuovo direttore sportivo?
«Entro la metà della settimana prossima, salvo imprevisti, chiuderemo il cerchio dell’area tecnica».
Non le chiediamo il nome del l’allenatore che sta per scegliere, ma l’identikit di chi guiderà dalla panchina il suo progetto ce lo può illustrare?
«Nomi non ne faccio mai, per rispetto dei professionisti coinvolti. Certamente sarà un profilo di grande determinazione, che abbia voglia di sposare in pieno la nostra filosofia».
Il nuovo tecnico non partirà da zero. La Ternana, anche dal punto di vista dell’organico, ha un patrimonio importante e tanti giovani di qualità da valorizzare. Strada tracciata, presidente Longarini?
«Il mio obiettivo, andando avanti, è quello di cambiare il meno possibile. Lo scorso anno avevamo nove tesserati e sono state necessarie 17 operazioni di mercato. Quest’anno partiamo con una base decisamente più solida».
Cosa sente di poter promettere ai tifosi e che cosa chiede loro?
«Posso promettere il massimo impegno, sempre: però serve più gente allo stadio, siamo sedicesimi nella graduatoria di presenze della serie B, dobbiamo salire diverse posizioni anche in questa classifica».
Che ci può dire sul futuro di Avenatti e Falletti?
«Che sono due tesserati della Ternana e sono convocati per il raduno dell’ 11 luglio».
Quindi non sono sul mercato?
«Ovviamente non esistono incedibili nella nostra rosa. Con loro ho sempre parlato in maniera leale e trasparente. Venne fatto un investimento importante tre anni fa e si è lavorato molto per formarli sia tatticamente che mentalmente. Per questi motivi, dopo i risultati ottenuti su entrambi, mi aspetto almeno di recuperare il totale del capitale investito. I ragazzi, e chi li assiste, conoscono bene il mio pensiero a riguardo».
E’ vero che c’è un contenzioso in piedi con le società da cui furono acquistati tre anni fa?
«C’era un contenzioso dinanzi alla FIFA che abbiamo chiuso in modo definitivo e tombale circa dieci giorni fa».
Quindi è legittimo pensare che ora verranno rinnovati i contratti?
«Hanno ricevuto entrambi un offerta di rinnovo già a gennaio. Attendiamo di conoscere le loro volontà in proposito. Sono certo che il loro comportamento sarà leale». 
Furlan è seguito da società di serie A. Con quale principio pensa di gestire questo possibile affare?
«Sarà compito del direttore dell’area tecnica valutare al meglio la serietà e la congruità delle offerte ricevute»
I gioiellini Palumbo e Tascone possono essere ceduti?
«Palumbo ha avuto un rinnovo importante lo scorso febbraio ed è un giocatore al quale siamo legati particolarmente in quanto prodotto del settore giovanile, così come Tascone. Ma vale quanto detto prima, non esistono incedibili. Non siamo una società che può permetterselo».
Continuerete nella vostra attività di scouting?
«Costantemente, tanto è già stato fatto sotto traccia nelle scorse settimane».
    Buon lavoro, presidente Longarini!


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