INVIATO A NEW YORK - Una passeggiata serale con il suo staff. Per vedere il campo in erba sintetica con vista mozzafiato sulla skyline e a poche decine di metri dall'hotel della squadra, ma anche per far sparire definitivamente le tensioni di questi giorni che sono stati complicati. Roberto Mancini e i suoi collaboratori dopo cena sono andati a fare due passi sulle rive del fiume Hudson, in luoghi cari a Frank Sinatra che è nato qui (c'è anche la stella che ricorda dove si trovata la sua casa). Sguardi rilassati e sorrisi anche con i tifosi che si sono avvicinati, Mancini ha forse superato il momento di maggior tensione della sua seconda avventura interista. Sembrava finita e invece le parole di Thohir, abbinate con il vertice di mercato che ha avuto con il ds Ausilio, gli hanno ridonato un briciolo di serenità. Ha allungato lo sguardo verso Manhattan e forse avrà visto... Candreva. Quanto durerà l'armistizio? Difficile dirlo. Di certo ieri sera, mentre i dirigenti erano alla cena di gala dopo il manager meeting, lui ha passeggiato e riso insieme ai suoi fidatissimi. Il processo di normalizzazione, lentamente, è iniziato.