Pioli: «Inter, adesso rialzati!»

Il tecnico nerazzurro ha parlato a due giorni dalla trasferta di Firenze e ha chiesto un riscatto alla squadra dopo un momento delicato.
Pioli: «Inter, adesso rialzati!»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO AD APPIANO - Stefano Pioli ha presentato la gara contro la Fiorentina e ha chiesto alla squadra di chiudere la stagione alla grande.

Pioli, cosa si aspetta dalla squadra sabato a Firenze?
La voglia di dimostrare che possiamo far bene, che siamo una squadra che può finire il campionato in una posizione migliore rispetto a quella d’adesso.

L’Europa League è il vostro obiettivo?
Deve essere il nostro obiettivo. Abbiamo l’obbligo di tornare alla vittoria e migliorare la nostra posizione rispetto a quella di oggi.

Quanto sta pensando alle scelte del domani per l’Inter di oggi?
In questo momento è troppo importante fare le cose nel miglior modo possibile perché dobbiamo tornare alla vittoria per ottenere risultati positivi in questo finale. Sono 6 mesi che rincorriamo, ma non abbiamo troppo distacco e sono convinto che abbiamo le qualità per vincere tante partite da qui alla fine.

Le è venuta l’idea di cambiare questa Inter che ha ottenuto 2 punti in 4 incontri?
Lavoro tutti i giorni per schierare la squadra migliore. Se le valutazioni mi dicono che la mia scelta è giusta, vado avanti senza farmi condizionare dal risultato positivo o negativo. Per me conta la prestazione. Se andrò avanti con questa squadra è perché reputo che abbia raggiunto certi risultati e che abbia un buon livello di prestazione.

Cosa è mancato all’Inter nelle ultime 4 partite?
Ci sono state situazioni che non sono andate bene: la gestione della palla, perché abbiamo subito gol perdendo palle banali dando poche soluzioni a chi doveva passarla, e le palle inattive. Dobbiamo migliorare.

Si sarebbe mai aspettato dopo il 7-1 all’Atalanta un simile crollo?
Nel calcio è sbagliato pensare troppo avanti o al passato. Abbiamo interpretato ogni partita per dare il massimo e per fare la migliore prestazione possibile. Nell’arco di una stagione ci sono momenti nei quali sei top e momenti in cui c’è un calo. Nelle ultime partite ci è mancata la capacità di stare dentro la partita per tutti i 95’. Ci sono errori che si possono pagare e altri no. Noi abbiamo pagato un conto salato ultimamente.

Si è sentito deluso dal rendimento delle riserve nel derby e nelle partite precedenti?
Il derby è stata una situazione particolare e diventa difficile trovare delle cose che ci sono mancate sennò l’attenzione e la determinazione su due palle inattive. E’ stata la nostra pecca, ma siamo stati in partita pur dovendo concretizzare di più alcune ripartente. Ora le nostre prestazioni devono diventare ancora più complete.

Visto il calendario delle altre, perdere a Firenze vorrebbe dire veder sfumare molte chances di arrivare in Europa?
Tutte le prossime partite che non vinceremo saranno determinanti in negativo. Abbiamo cinque punti dalla quarta in classifica che sfideremo nello scontro diretto. Bisognerà fare sempre bene, a partire da sabato contro una squadra che gioca bene e che è allenata bene. Mi aspetto di far bene a Firenze e di conquistare i tre punti.

Deluso dal rendimento di Miranda nelle ultime gare?
Miranda ha già dimostrato tutte le sue qualità nel Brasile e nell’Inter. Non è un singolo che deve far meglio, ma tutto il collettivo che deve lavorare meglio.

Gabigol ha giocato solo 15’ negli ultimi due mesi. Non c’è il rischio che perda motivazioni? Avrà più spazio?
Ho la fortuna di avere la possibilità di scegliere tra tanti calciatori. Ho fatto delle scelte che credo siano giuste, ma tutti devono continuare a lavorare con positività.

Per questo crollo che la squadra ha avuto, ha pesato vedersi allontanare la zona Champions?
Credo che il problema non sia stato questo perché abbiamo sempre lavorato per dare il massimo. Abbiamo sempre detto che i bilanci si fanno alla fine e dobbiamo dare il massimo per raggiungere la miglior posizione in classifica. Abbiamo avuto un calo e commesso degli errori che prima non commettevamo, ma credo che possiamo chiudere bene la stagione.

Non avere certezze sul futuro influisce sul rendimento suo e della squadra?
Assolutamente no. Io in queste situazioni sono molto attento e valuto l’operato dei dirigenti nei momenti delicati della stagione che ci sono sempre. Quando le cose vanno bene tutto è semplice e anche i giornalisti sono simpatici. Io le società le valutano quando le cose non vanno bene e adesso posso dire di essere fortunato ad avere una società così.

La Fiorentina pensa a lei per il futuro? Le piace come idea?
A Firenze ho giocato di più, per sei stagioni, con soddisfazioni e delusioni come la retrocessione. A Firenze hanno perso la Juventus e la Roma e hanno pareggiato Napoli, Milan e Atalanta: sarà un crocevia importante. Sarà una partita che vale tanto come tutte da dicembre in poi. Non eravamo abituati a non vincere per 4 partite di fila e dobbiamo interrompere questa serie negativa.

Direbbe di sì alla Fiorentina per il futuro?
Direi che sabato è una partita importante (sorride, ndr).

Ha ripensato al match di Crotone?
A Crotone abbiamo fatto l’errore più grande della stagione e con tre punti in più la classifica sarebbe stata diversa. I giocatori si stanno impegnando, ma adesso dobbiamo sbagliare sempre meno perché il livello degli avversari si sta alzando. Non possiamo più commettere errori. Dopo Crotone sono stato duro nello spogliatoio, ma adesso smettiamo di guardarci indietro, perché abbiamo tante cose da dire e da fare. Dobbiamo smettere di parlare e parlare di più con i fatti.

Che difetto di gioco individua nel suo 4-2-3-1 con i giocatori che ha a disposizione?
Nelle ultime partite abbiamo preso solo un gol a squadra schierata, ma abbiamo preso gol su palla inattiva e perdendo il pallone. Certi errori non possiamo più commetterli.


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