Uva: «L'Italia avanti a tutti nella tecnologia»

Il dg della Figc ha lodato la Var e le altre innovazioni ("Siamo sulla strada giusta e non si torna indietro"), ha tenuto la porta aperta a cambi di orario della Champions ("Fermarsi è un limite per la crescere") e ha criticato il ranking Fifa: "Lo contesto da quando sono nel calcio. Non è possibile che due vittorie contro avversarie diverse, diano punteggi differente"
Uva: «L'Italia avanti a tutti nella tecnologia»© Getty Images
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Al secondo Forum Sport & Business organizzato dal Sole 24 Ore il direttore generale della Figc Michele Uva ha parlato della tecnologia;: “La strada della tecnologia è stata imboccata - ha detto - e non si può tornare indietro. La Uefa ha una posizione intermedia perché tutto parte dalla Fifa che ha dato il suo via libera. L’Italia nel novembre 2014 scrisse una lettera a Blatter in cui Tavecchio si mise a disposizione della tecnologia dicendo di sì alla goal line tecnology: siamo davanti agli altri sulla tecnologia anche perché abbiamo una classe arbitrale molto avanti, forse la migliore al mondo. Abbiamo anticipato di un anno la sperimentazione on line che state vedendo quest’anno e anche se il processo va tarato, sta andando avanti bene. Il percorso è corretto anche se qualche errore è inevitabile. Il comportamento dei tifosi e dei giocatori, però, ci fa capire che la strada è quella giusta. Il prossimo passo è il Mondiale con il Var e anche lì ci saranno delle difficoltà perché ci saranno 48 arbitri provenienti da 40 nazioni diverse, non tutte con il Var nei rispettivi campionati”.

ORARI CHAMPIONS - Da vice presidente dell’Uefa Uva non chiuso le porte alla possibilità di giocare le gare della Champions League in orari diversi rispetto alle 20,45: “La Champions è il torneo di calcio più interessante d’Europa, un sistema perfetto. La Uefa non si ferma a quello che è stato fatto finora e crea sempre innovazioni. La prospettiva di crescere ulteriormente c’è. La Uefa studia sempre soluzioni per far crescere ulteriormente il prodotto e fermarsi è un limite per la crescita anche perché ci sono tanti mercati diversi che possono darti tanto. Ci sono tante ipotesi allo studio per il futuro". Finale sul ranking Fifa: "Lo contesto da quando sono nel calcio perché non è possibile che una vittoria contro una squadra dia un punteggio diverso rispetto a un successo contro un'altra formazione. Noi però dobbiamo pensare a vincere gli spareggi ed andare ai Mondiali".


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