L'accusa a Infantino: «Aiutò il Fenerbahce a evitare la retrocessione»

Nell'ambito dello scandalo delle partite truccate del 2011, l'attuale presidente della Fifa avrebbe dato il via libera ad una modifica del regolamento interno della federcalcio turca
L'accusa a Infantino: «Aiutò il Fenerbahce a evitare la retrocessione»© AP
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ROMA - L'attuale presidente della Fifa, Gianni Infantino, avrebbe aiutato il Fenerbahce ad evitare la retrocessione nell'ambito dello scandalo delle partite truccate del 2011 che ha visto coinvolto anche il ricco club di Istanbul. E' l'accusa di "Le Monde", che si basa su documenti riservati su cui hanno lavorato anche “Il Fatto” e “The Guardian”: Infantino, all'epoca dei fatti segretario generale dell'Uefa, avrebbe dato il via libera ad una modifica del regolamento interno della federcalcio turca che, per i casi di combine, prevedeva come sanzione la retrocessione e una penalità di almeno 12 punti, assieme a multe pecuniarie. In quella stagione, la 2010-2011, il Fenerbahce vinse il titolo, e Infantino avrebbe autorizzato 'modifiche eccezionali' a condizione che i club coinvolti non avessero partecipato alla successiva edizione della Champions League.

LA MISSIVA  - «Possiamo dire, a nome della Uefa, che la vostra proposta sembra essere una risposta ragionevole, proporzionata e appropriata a questo problema. Riteniamo inoltre che sarete in grado di attuare rapidamente le sanzioni proposte», scrisse il dirigente svizzero, il giorno dopo la missiva inviata dalla Federazione turca. Nell'aprile del 2012, la Turchia ha cambiato le proprie regole e la retrocessione non e' piu' prevista in caso di brogli. Soprattutto, le misure proposte non sono mai state attuate, cosa che ha portato il Trabzonspor, vice-campione turco nel 2011, ad agire per cercare di recuperare il «titolo rubatogli» in quella stagione. Tra i tanti ricordi fatti dal club di Rabzon anche quello, dello scorso luglio, contro le istanze disciplinari della Fifa. (In collaborazione con Italpress)

LE LETTERE - Oggi 'Il Fatto' riporta lo scambio di lettere tra Infantino e Ebru Koksal, segretaria generale della Federcalcio di Istanbul. "Koksal - riporta il quotidiano - scrive una lettera diretta a Infantino il 19 gennaio 2012 per sondare la disponibilità di Nyon a ignorare le manovre turche per salvare le squadre più titolate e i tesserati più influenti". La segretaria generale anticipa a Infantino le punizioni calmierate e domanda: "Costituisce una violazione dello statuto Uefa o di altri regolamenti Uefa e, a tale riguardo, l'Uefa potrà comminare eventuali sanzioni alla federazione calcistica turca, alle squadre nazionali o ai club?". Infantino risponde subito, il 20 gennaio e autorizza la Federcalcio a modificare il regolamento dopo fatti molto gravi e accertati l'anno prima; "Sebbene riteniamo che questo problema sia principalmente di competenza della federazione turca - riporta 'Il Fatto' - possiamo dire, a nome dell'Uefa, che tenendo conto di tutte le circostanze, la vostra proposta sembra costituire una risposta ragionevole, proporzionata e responsabile per affrontare la questione". Infantino rassicura pure sul futuro: "A nostro avviso, l'applicazione delle sanzioni così descritte non costituirebbe una violazione degli statuti e dei regolamenti dell'Uefa. L'unica condizione che vorremmo aggiungere è che l'interpretazione degli statuti e dei regolamenti dell'Uefa è in definitiva una questione la cui decisione spetta agli organi giudiziari indipendenti dell'Uefa. Ciononostante, in questa fase, ciò che possiamo dire è che, a condizione che le sanzioni proposte siano effettivamente attuate, non ci aspetteremmo alcuna necessità di ulteriori procedimenti da parte della Uefa per affrontare questa particolare questione".


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