Sebastiani: Pescara in A con Zeman. Poi il nuovo stadio con B Futura

Intervista esclusiva con il patron degli adriatici appena nominato presidente di B Futura, la piattaforma infrastrutturale creata da Abodi per gli ammodernamenti degli stadi italiani. Sebastiani: «Tre ritocchi di qualità per rilanciare il progetto affidato a Zeman e lottare per la promozione»
Sebastiani: Pescara in A con Zeman. Poi il nuovo stadio con B Futura© LaPresse
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 Daniele Sebastiani è un fiume in piena: combattivo, entusiasta, ottimista e ... molto ma molto determinato. 

Presidente, pensa che a giugno potreste esserci anche voi a lottare per la A?
«Certo che sì, mica siamo qui a pettinare le bambole».

Dunque, nonostante il ritardo in classifica, dal Pescara ci si potrebbe aspettare qualcosa in più di una tranquilla salvezza?

«Ovvio, capito bene. Ora prenderemo due, tre rinforzi per dare una mano a questa squadra che a mio avviso è già forte così e vedremo cosa succederà. Con i risultati a fine primi tempi ora saremmo terzi, significa che con un po’ più di attenzione a questo punto potevamo già essere dentro la griglia play off».  

Quindi lei è deluso?«Deluso no, rammaricato sì. Comunque sono convinto che con la rosa al completo oggi occuperemmo ben altra posizione». 

Eppure Zeman si è sempre lamentato della rosa troppo ampia. 

«Da un lato ha ragione, perché con l’organico ristretto si lavora meglio e con più intensità. Però, purtroppo e al tempo stesso per fortuna, eravamo in tanti. Perché altrimenti, con tutti gli infortuni che ci sono stati, se non fossimo stati parecchi a un certo punto sarei dovuto scendere in campo io. Ora la sfoltiremo». 

Avete già cominciato con Ganz, cioè l’acquisto eccellente dell’estate scorsa: qualche rammarico? 

«A noi succede spesso così. Punti su Maniero ed esce Immobile, credi in Cocco e spunta Lapadula, quando il teorico titolare è uno, esplode l’altro. Ganz non ha colpe se Pettinari ha fatto così bene, mi dispiace solo che non abbia potuto dimostrare qui il suo valore».  

E Zeman non è certo autolesionista, se ha scelto così ci sarà un perché. Ma, a proposito, lei è ancora arrabbiato col boemo?

«No, ci siamo chiariti e gli ho detto quello che pensavo, cioè che i panni sporchi si lavano in famiglia e non in conferenza stampa. Se deve dirmi qualcosa sa dove trovarmi». 

Qualcuno, però, sospetta che non intenda proporgli il rinnovo del contratto per l’anno prossimo ... .

«Veramente è il mister che per sua scelta firma solo contratti annuali, quindi adesso il contratto è in corso, a fine anno faremo un bilancio e vedremo». 

Lei nel frattempo è diventato presidente di B Futura, la piattaforma della Lega per lo sviluppo infrastrutturale. Un incarico di prestigio.

«Un incarico che mi onora molto. Prima di me c’era Andrea Abodi, bravissimo e operativo, io cercherò di essere all’altezza del compito». 

A quanto pare c’è molto movimento in questo ambito: un buon segno!

«Sì, B Futura agisce come una sorte di advisor che fornisce consulenze alle società interessate a creare nuove strutture e per fortuna ce ne sono molte, dal Bari all’Avellino all’Entella e altre. Anche il Cagliari è partito da questa piattaforma quando era in B». 

E poi il Pescara: davvero avrà il nuovo stadio entro il 2020?

«Noi stiamo facendo tutto nei tempi stabiliti, poi la palla passerà al Consiglio comunale che dovrà approvare il master plan. La speranza è quella». 

Magari con un Pescara nuovamente in A?

«Ci proveremo. Per quanto mi riguarda spero di provarci già da quest’anno perché abbiamo una squadra forte e in questi giorni di mercato la renderemo ancora più forte».


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