Empoli, Caputo-Donnarumma attacco d'Europa

Nessuno segna nel Vecchio Continente in Seconda Divisione come il tandem offensivo di Andreazzoli: 30 gol in due.
di Alberto Polverosi
3 min

Nessuna squadra europea, fra tutte quelle della seconda divisione, segna quanto l’Empoli. La ricerca è sui primi cinque campionati del continente, Spagna (Liga 2), Inghilterra (Championship), Francia (Ligue 2), Germania (Bundesliga 2) e, naturalmente, Italia (Serie B). La media degli empolesi è decisamente notevole: 48 gol in 23 partite, 2.08 reti ogni 90 minuti. Soltanto i francesi del Nimes, secondi a 10 punti dalla capolista Reims in Ligue 2, si avvicinano alla squadra di Andreazzoli con due gol a partita.    

COPPIA D’EUROPA. Ma c’è di più nel momento entusiasmante vissuto dai toscani, c’è una fantastica coppia di cannonieri che guida un’altra speciale classifica europea: Caputo e Donnarumma hanno segnato insieme qualcosa come 30 gol, quattro in più degli inglesi Vydra-Jota (Wolverhampton), cinque in più dei francesi Bozok-Alioui (Nimes), sette sugli spagnoli Melero-Hernandez (Huesca), addirittura undici sulle due coppie tedesche Ishak-Behrens (Norimberga) e Ducksch-Drexler (Holstein Kiel).

TOCCA AL PALERMO. E’ con questo attacco micidiale che l’Empoli aspetta la partita più importante della sua stagione, quella di venerdì sera contro il Palermo, al comando della Serie B insieme con il Frosinone. Il fragoroso 4-0 di Bari ha dato ai toscani altra forza, altra consapevolezza. Va detto che anche con Vivarini l’Empoli aveva segnato tantissimo, sempre con Caputo e Donnarumma, era andato avanti con la regola dei 3 gol rifilati al Bari (all’andata), Palermo (3-3 alla Favorita), Ascoli, Foggia, Entella, Pescara, Frosinone (3-3 al Castellani) e segnandone cinque al Cesena. Con Andreazzoli, è migliorata la media-gol e soprattutto è iniziata la serie delle vittorie, ora sono 3 di fila (a Perugia, con   la Ternana e a Bari contro la squadra di Grosso), con 10 reti realizzate in 270 minuti, media impennata in questo parziale a 3.3 gol a partita.

LA QUALITA’. Sembra migliorata ancha la fase difensiva (2 gol presi a Perugia, 1 in casa dalla Ternana, 0 a Bari), ma non c’è dubbio che la vera caratteristica, la vera forza dell’Empoli stia nel gioco di qualità e d’attacco. Andreazzoli ha cambiato il modulo (dal 3-5-2 ha scelto di passare al 4-3-1-2) per inserire tutti centrocampisti dotati di tecnica (grande tecnica se si pensa al livello della Serie B): Castagnetti, Bennacer, Krunic (che mancherà contro il Palermo per squalifica) e Zajc, nessuno di questi butta via la palla, nessuno l’alza. Il palleggio ammirato a Bari è stato impressionante, in certi momenti della partita è riaffiorato il calcio empolese di Sarri e di Giampaolo. 

LA LINEA. Ma l’idea fondamentale, l’impostazione filosofica del «si vince col gioco» arriva direttamente dalla società. Da decenni l’Empoli costruisce squadre di buona o eccellente tecnica e le affida ad allenatori che sappiano valorizzarne le qualità. E’ così dai tempi di Renzo Ulivieri. Andreazzoli si è inserito facilmente sulla stessa linea di pensiero, visto che è anche la sua idea di calcio. Venerdì l’Empoli giocherà come sempre, trovando però un’avversaria più strutturata come il Palermo di Tedino che punta alla Serie A diretta e che arriva da capolista allo stadio “Castellani”. Vedremo se il bel gioco prevarrà anche in questo caso.


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