MILANO - “Il rigore che non c’era” è il nuovo spettacolo di Federico Buffa. Il più grande storyteller italiano riprende la sua avventura teatrale con un testo che parte da storie sportive per diventare poi un affresco storico, poetico e musicale del nostro Paese. “Il rigore che non c’era” è quell’evento, talvolta improvviso, che ha cambiato la storia di una partita. “E’ quella metafora, talvolta improvvisa, che ha cambiato la storia di una vita... In un luogo non collocato nel tempo e nello spazio, personaggi ad un bivio, davanti ad una scelta, condannati a raccontare e a raccontarsi”. Buffa inizia, così, il suo percorso, che passa dalla storia di Sendero Luminoso a quella di George Best, da Leo Messi al millesimo gol di Pelè. Ancora storie intrecciate tra loro, come quella di Elis Regina e di Garrincha, il tutto punteggiato dalla musica, che sottolinea, impreziosisce e accompagna le parole. Sullo sfondo la facciata di un palazzo e due finestre dalle quali compare una sorta di angelo custode e disincantato, interpretato da Jvonne Giò; in scena con Federico Buffa, uno strampalato attore, del quale veste i panni Marco Caronna, ed un pianista, Alessandro Nidi, compagni di viaggio nello scoprire che quella volta, quel rigore… ha cambiato la storia di tutti. Per questo spettacolo non convenzionale e denso di emotività, Santaniello, azienda leader nel settore della sartoria maschile campana, ha realizzato su misura i look dei 3 attori sul palco, con completi sartoriali composti da pantalone e gilet, in perfetto stile gentleman, e un diario dello spettacolo (“Il diario che non c’è”) con profilo Instagram (@ilrigorechenoncera) dedicato che seguirà le varie date con contenuti speciali, approfondimenti, video e foto backstage e tanto altro.