ROMA - Si dibatte spesso, soprattutto nel Bel paese, di quanto poco spazio abbiano a disposizione i giovani nei rispettivi club. Sovente ingabbiati all'interno di poco competitive formazioni Primavera o, peggio ancora, messi in naftalina ai margini della prima squadra, farsi strada nell'angusto mondo del calcio è sempre più difficile per i ragazzi che cullano sogni ed ambizioni di una brillante carriera pallonara. A dover di cronaca, però, la discriminante più grande la fa quasi sempre il talento. I grandi campioni italiani delle scorse generazioni, da Baggio a Mancini, da Totti a Del Piero, passando per Pirlo, ma anche Maldini, Nesta, Cannavaro ed infiniti altri, hanno tutti (o quasi) debuttato ai massimi livelli non ancora maggiorenni. E lo stesso vale oggi. In Italia, forse, è solo questione di un serbatoio in riserva per quel che concerne i piccoli crack. 'Marca', però, nella sua lista dei 14 migliori prospetti del futuro, individua addirittura due nostri connazionali. Scopriamo chi sono.