Palermo, giallo a tinte... Foschi

Niente licenziamento del direttore sportivo rosanero e chiarimento con i soci inglesi. E Richardson resta presidente dopo il CdA svoltosi a Milano. Intanto Stellone prepara la gara con il Foggia nel posticipo di lunedì
Palermo, giallo a tinte... Foschi© Getty Images
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PALERMO - Fermi tutti, non cambia nulla. Il colpo di scena quotidiano cui Palermo ci ha ormai abituato, stavolta è una giornata di pausa e, forse, di riflessione. Rino Foschi resta al suo posto di responsabile dell'area tecnica ed oggi sarà in città per incontrare la squadra e tranquillizzarla, per quanto è possibile, sulle prospettive future; ma anche Clive Richardson, che aveva annunciato informalmente di non volersi più occupare del club rosa cambiando mansione all'interno del gruppo, rimane il presidente in rappresentanza della Sport Global Investments che ha rilevato la società da Zamparini. Il Consiglio di amministrazione previsto ieri e che si è svolto a Milano non avrebbe ratificato le sue dimissioni. Si stanno ridefinendo i complicati equilibri interni e non si vuole fornire altri scossoni ad una situazione già compromessa.

SOLDI INVECE DEI LITIGI - Del resto, l'interesse primario di tutti dovrebbe essere la salvaguardia di una squadra che va aiutata a mantenere il primo posto in classifica e non sottoposta a terremoti continui. Sul piano societario l'intenzione di Richardson di non volersi più occupare del Palermo (unita a quella annunciata dal suo consigliere Holdsworth) moltiplicava i dubbi anche sul futuro perché serviva comunque nominare un'altra figura all'interno del Cda. Sembra che non ce ne sarà bisogno, ma la credibilità della cordata inglese ormai si può valutare solo attraverso il mantenimento della promessa, più volte annunciata per vie ufficiali, di un aumento di capitale reale del Palermo calcio (e non della sua controllante) e conseguentemente di una corretta gestione economica della stagione corrente. Senza questo tipo di risposta, ogni scenario continuerà ad essere possibile, compreso quello che prevede manovre di terzi soggetti che restano in attesa degli eventi per tornare alla carica e provare a rilevare la società.

RINO NON SI TOCCA - Questa frase era scritta su uno striscione appeso allo stadio da alcuni tifosi, per significare che, in un simile bailamme, Foschi resta comunque sia un punto di riferimento. Per adesso, il ds mantiene la sua posizione e d'altronde il suo esonero era stato solo adombrato per le evidente frizioni con la nuova proprietà. 

AUTONOMIA GESTIONALE. La battaglia dell'esperto dirigente è per conservare l'autonomia gestionale sul piano tecnico, tanto che si è opposto ai rinforzi proposti dallo staff inglese (fra cui il centrocampista spagnolo Chirivella ex giovanili del Liverpool) ed attende di valutare l'unico che potrebbe alla fine venire tesserato, ovvero il difensore norvegese Gunnarsson che tuttora si sta allenando con la squadra. In mezzo, un gruppo chiamato a trovare dentro se stesso ogni stimolo e Stellone che con questi chiari di luna non può sentirsi sicuro neppure in testa alla classifica. Per lo spogliatoio, almeno, la fine del mercato allontana certe pressioni: i giocatori che si svincoleranno a giugno (Rispoli, Jajalo, Aleesami, Pomini) sono rimasti ed è innanzitutto loro interesse dare il massimo per conquistare una promozione e vedere rilanciare le loro quotazioni. Quanto all'accordo di prolungamento automatico in caso di serie A, è garantito da Foschi. Ma in questo momento al Palermo la cosa più saggia da fare è concentrarsi solo sul presente.


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