“Le regole del gioco del calcio e le garanzie del loro rispetto”. 

Il seminario che si è tenuto stamani all'Università del Foro Italico di Roma, diretta dal rettore Fabio Pigozzi.
“Le regole del gioco del calcio e le garanzie del loro rispetto”. 
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ROMA  - "Entro fine mese l'avvocato Viglione mi dovrà consegnare il testo del nuovo codice di giustizia sportiva". A indicare i tempi della riforma del calcio italiano è il presidente della Figc, Gbriele Gravina, intervenuto al seminario a cui ha preso parte anche il commissario ad acta della Figc Gennaro Terracciano. "Stiamo lavorando e di lavoro ce n'è tanto da fare- ha fatto sapere Giancarlo Viglione, coordinatore della commissione di riforma- posso definire il codice attuale come un insieme di norme che si sono andate stratificando senza una logica: il nostro obiettivo è dunque quello di riscriverle rendendole chiare e di facile lettura, qualità che oggi mancano". Una volta esaurita questa prima fase, si passerà "all'inserimento di ulteriori norme, come la regolamentazione del var, la fruizione della prova televisiva, la responsabilità oggettiva delle società: in quest'ultimo caso, in particolare, si possono individuare meglio alcune esimenti".

La necessità di rivedere il codice, ha sottolineato Viglione, nasce "dall'estate tumultuosa che abbiamo trascorso nel 2018, costellata di ricorsi e passaggi in tribunale. A questo proposito, devo dire che è passata sotto silenzio la recente modifica dell'art. 49 Delle noif (le norme organizzative interne della Federcalcio, ndr) grazie a cui non avremo in futuro contenziosi legati ai ripescaggi delle società nei vari campionati". Gravina sottoscrive: "abbiamo vissuto un'estate indegna per il nostro mondo. D'ora in poi dobbiamo essere più puntuali e precisi anche nell'applicazione di nuove norme che non sfocino nell'incapacità di decidere e nel ricorso ad altri organi di giustizia come i tribunali amministrativi e la magistratura ordinaria. Dobbiamo risolvere i nostri problemi in casa, rivendicando la nostra autonomia".

Tra le novità previste, infine, anche "la digitalizzazione: è impossibile che in una realtà come la nostra ancora non si usi la pec per i passaggi burocratici. Abbiamo bisogno di energie fresche e formazione anche a livello dirigenziale", ha concluso il numero uno della Figc.


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