Zidane, la rivelazione: "Non è il momento di guidare quella squadra"

Si alimentano le indiscrezioni sul futuro del tecnico francese che sottolinea: "Sono molto ambizioso. Voglio vincere ovunque"
Zidane, la rivelazione: "Non è il momento di guidare quella squadra"© EPA
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Intervistato da Gq, Zinedine Zidane si è raccontato a 360 gradi. Ma l'aspetto che più incuriosisce il mondo del calcio è legato al futuro dell'allenatore francese: "In generale, non mi preparo, faccio quello che mi va di fare. Dopo la prima esperienza a Madrid avevamo vinto molto, ma avevo bisogno di una pausa. Dopo otto mesi, il presidente del club mi ha chiamato e sono tornato subito. Avrei potuto dire a me stesso: 'Ho fatto quello che ho fatto. Perché rimettermi lì dentro?' Ma non ho calcolato tutto questo, vado d'istinto".

Zidane esclude la Francia

Sulla possibilità di diventare il Commissario Tecnico della Francia, Zidane ha risposto: “Ho detto spesso che quando sei stato nella squadra francese come giocatore e poi diventi allenatore, è logico pensarci. Ma non è questo il momento. Quando ero a Cannes, volevo andare al Bordeaux. Poi ho voluto giocare alla Juve e poi al Real Madrid perché ognuna era una sfida diversa e più grande. Si chiama semplicemente ambizione. Sono sempre stato ambizioso e ho sempre creduto in me stesso". 

Il ruolo dell'allenatore per Zidane 

Zidane ha poi proseguito: “Alla fine di una stagione in panchina sei ancora più stanco di un giocatore. I due lavori non hanno niente a che fare l'uno con l'altro. Ricordo che da calciatore ero concentrato sulla mia prestazione e su quella della squadra. Ho solo pensato di essere il più bravo possibile per aiutare la mia squadra. L'allenatore, invece, è a capo di 23 ragazzi e non si ferma mai. Guardiola? L'ho seguito quando era al Bayern Monaco. Abbiamo molto rispetto reciproco, lo scambio di idee con lui mi ha arricchito molto". 


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