Palmese, Pietropinto per sempre. E' il nuovo dt. Sarnataro in panchina

Il Mago di Empoli, cittadino onorario della cittadina vesuviana,  subito in azione nel ruolo di direttore tecnico. Scelto il nuovo allenatore che gli succederà alla guida della squadra, sta già lavorando al nuovo organico destinato a essere ancora protagonista in Serie D. «Un'emozione indescrivibile la gioia che mi ragala la gente palmese»
Palmese, Pietropinto per sempre. E' il nuovo dt. Sarnataro in panchina
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PALMA CAMPANIA - Si chiude un’era, ma la storia continua. Mario Pietropinto, lo stregone di Eboli, insignito cittadino onorario di Palma Campania nel maggio scorso,  lascia ma resta. Non sarà più allenatore  ma non abbandona la Palmese. E’ il nuovo responsabile dell’area tecnica rossonera e siederà in tribuna in mezzo alla gente che lo ama e lo commuove ogni giorno con manifestazioni di affetto senza fine. Storie di un calcio che non esiste più. Di bandiere che vengono ammainate ogni giorno quando non c’è sentimento e di altre che continiano a sventolare orgogliosamente e non per interesi economici. Quello di Mario Pietropinto, invece, è un turbinio di passioni e amore che neppure si possono spiegare. Arrivò nell’estate 1998 con Carmine De Luca presidente sostituendo Lello Salvetti in serie D, collezionando addirittura 12 vittorie difila in casa. Andò via e Mario Rega lo richiamò nell’estate 2000. Riportò la Palmese in serie C e vinse lo Scudetto Dilettanti. Al terzo anno di serie C dopo una sconfitta in casa contro il Catanzaro venne esonerato e sostituito da Mario Russo che pure diventò un monumento a Palma Campania. Lui continuò a girare per tutta la Campania senza mai trovare pace. Poi ancora Mario Rega e ancora la Palmese, il posto della sua vita. Subito di nuovo in serie D e un sesto posto entusiasmante.  «Non so spiegare bene – dice -  ma qui dal primo giorno ho provato emozioni uniche. Nell’inno di questa squadra si canta quello che io sento. E’ come allenare in serie A. Non è una esagerazione. Questa cittadina mi trasmette qualcosa di magico. Perciò ci sto e resto».

CITTADINO ONORARIO - A fine maggio, nella sala consiliare del Comune , con la sua famiglia , alla soglia dei 70 anni , è sembrato un bambino felice quando gli è stata consegnata la Cittadinanza onoraria. E forse quel giorno ha maturato la sua decisione. Troppo stress in panchina, ma ogni giorno allo Stadio vuole stare a fianco della sua Palmese. Mario Rega ha percepito e gli ha fatto l'offerta accettata all’istante . E’ il nuovo responsabile dell’Area Tecnica. Praticamente disegnerà lui la Palmese e combatterà al suo fianco. E, infatti, non ha perso tempo, Pietropinto. Ha avviato un casting per trovare subito l’allenatore del prossimo campionato. Non è andato a buon fine il contatto con Nello Di Costanzo. Ma non si è perso d’animo. Lunedì la Palmese aveva il  suo allenatore. Antonio Fogliamanzillo che lo scorso anno ha allenato un super Casarano in Puglia. Napoletano, 45 anni, sempre sui campi di serie D e serie C nelle migliori squadre del Sud Italia, Fogliamanzillo ha indugiato solo un attimo. Il tempo necessario per il colpo finale. Un solo squillo di telefono e Savio Sarnataro lo scorso anno alla guida del miracolo Portici è il nuovo allenatore della Palmese.  E’ stato allo stadio dove veniva con il suo “maestro” Crescenzo Scungio idolo assoluto della storia Palmese che lo iniziò alla panchina. Ha concordato alcuni aspetti operativi. Ha convenuto sulla rosa base di giocatori da trattenere con Puntoriere, Laringe,Silvestro, Cardone e Fusco tutti confermati.  Ha stretto le mani e messo penna su carta. Siederà dove aveva sognato di sedere: «Sono onorato – dice quasi commosso- ma questo è un sogno inaspettato. Qui venivo col “gringo” Scungio buonanima. Lui mi fece innamorare della Palmese. Mi insegnava calcio e mi spiegava semplicemente: se vuoi provare emozioni come si provano in serie A in Campania esiste solo la Palmese. Un posto magico. Io ci arrivai da Forlì con mia moglie Stella e non mi staccai mai da questa terra. Mi vendettero al Taranto per 100 milioni ma ritornai. A Palma si piange e si ride. E ’ il pallone vero. E ora non ci posso pensare. In nome suo darò tutto quel che posso per fare a Palma Campania onore a lui e a questa piazza meravigliosa. Per me è una sfida. Spero di essere all’altezza. Non voglio deludere nessuno.Per adesso mi basta questo grande riconoscimento. Se la Palmese ha pensato a me ... vuol dire che pure domani posso andar via e il mio cuore resterà felice».

NEL COVO DEL CUORE PALMESE - E’ stato subito accolto dai tifosi nel bar storico dietro la curva, in Piazza. Un brindisi e tanto entusiamo. Ora Sarnataro si riposerà qualche giorno. Poi con Pietropinto comincerà a organizzare la stagione. Infatti Pietropinto studia e sonda il terreno. Sarà una strana sensazione scorgere il suo baffo sulle tribune. Non può dirlo e nessun dirigente lo dirà mai, ma con lui la Palmese ha parlato chiaro. Non si conosce il girone e non è facile ipotizare un obiettivo. A giugno , appena neopromossa, la Palmese è stata a lungo seconda e terza in classifica per scivolare al sesto posto nelle ultime due giornate. Ja battuto tutte le grandi e per alcuni mesi ha fatto sognare. Palma Campania ambisce a tornare in serie C, inutile negarlo. C’è la questione stadio nuovo in divenire. Forse a fine anno inizieranno i lavori e per due stagioni sarà difficile convivere con le gru e con due soli settori per il pubblico. Ma si và un passo alla volta. «La Palmese è la Palmese – sorride  Pietropinto – nessuno si illuda che noi la domenica andiamo in campo per fare la comparsa. Le grandi devono dare i conti con noi. Non abbiamo obblighi. Non abbiamo ordine del medico. Ma combatteremo. Ai tifosi dico solo di avere pazienza. Aspettateci e siate fiduciosi. La bandiera rossonera sarà sempre onorata. E solo chi non ha coraggio non sogna».

Luigi Alfano


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