Il Roma City riparte da Maurizi

Il presidente Doino, rilevato il titolo della Vis Artena, ha affidato la panchina degli arancioblù a un tecnico esperto e competente subito al lavoro nell'impianto sportivo avveniristico: il Riano Athletic Center. «Siamo un gruppo omogeneo, dovremo diventare il prima possibile una squadra. Un onore lavorare in strutture simili e in una società fatta di professionisti esemplari e di grande umanità»
Il Roma City riparte da Maurizi© BARTOLETTI
di Tullio Calzone
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ROMA - Imparare dalle sconfitte per rialzarsi con umiltà e nutrire altre ambizioni. È il format che alimenta il progetto del Roma City basato su strutture da società professionistica benché abbia ritrovato la Serie D solo grazie al titolo della Vis Artena del presidente Sergio Di Cori che curerà il settore giovanile nella sede storica del club. Il patron del sodalizio arancioblù Tonino Doino, invece, ha già vinto realizzando un impianto sportivo d’avanguardia, creato dal niente. Dove c’erano erbacce e abbandono è sorta una struttura che poche società di A possono vantare. E da questo successo incredibile si riparte per andare oltre il ko nello spareggio salvezza. Con l’obiettivo, ovviamente, di vincere anche sul campo.

NUOVE AMBIZIONI. Intanto, il Roma City si è affidato ad Agenore Maurizi, trascorsi importanti tra i professionisti, tra le altre società frequentate anche Massese, Cavese, Reggina, Viterbese, Ischia e Grosseto, ora motivatissimo a capitanare, a modo suo, con energia e passione, la squadra allestita dalla proprietà italo-americana. L’impatto con il Riano Athletic Center è stato subito positivo. Ha svolto i primi allenamenti per gettare le basi di una stagione importante: «Sono felice di essere stato accolto dal Roma City - ha spiegato Maurizi - un club dove si può fare calcio bene. Le strutture sono determinanti. Abbiamo tutti i supporti possibili oltre a una società organizzatissima che segue ogni cosa con professionalità», ha sottolineato il mago di Colleferro, 59 anni ieri. La torta che gli ha preparato il patron Doino è da degustare poco alla volta. In questi primi giorni l’allenatore ha potuto vedere da vicino i ragazzi: il lavoro da fare è tanto. Ma le motivazioni e le idee non mancano e non saranno commessi gli errori del passato, uno scotto da pagare nel primo anno di attività, ma che non ha smontato il City. «Siamo un gruppo eterogeneo - spiega il tecnico - ma lavoreremo sodo per diventare una vera squadra». Il metodo Maurizi non si discosta dalle regole d’ingaggio praticate in passato che gli hanno consentito di lasciare tracce ovunque.

SUPER CITY. Ma una società così strutturata è uno straordinario moltiplicatore di energie e un incentivo a fare bene: «Ho allenato in tante piazze ma penso che questa sia la scelta più giusta - ha rimarcato Maurizi -. Non sono scaramantico, le cose possono andar bene o male. Ma poter contare su persone di grande spessore professionale e umano è importantissimo per me. Avverto la responsabilità dell’impegno. Se dovesse andar male sarà colpa mia e dello staff. Conosco da una vita i direttori e so che la società ci sosterrà sempre». Si spera di cancellare quella sconfitta contro il Notaresco per 3-2 dopo i tempi supplementari nel più amaro degli spareggi salvezza. Ma a volte rialzarsi da un fallimento può essere più facile che riprendersi da un trionfo. E mister Agenore sa come si fa!


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