Balata torna a chiedere riforme: «Lega B penalizzata»

L'annunciato ricorso della Sampdoria contro i due punti di penalizzazione, offre al presidente l'occasione di tornare sulla prima di tutte le urgenze: «Senza la riforma dei campionati, il sistema non tiene. Basta con i contenziosi che minano il nostro lavoro. Occorrono regole chiare. In B non è possibile che ci sia un turnover annuale che riguarda il 40% delle società»
Balata torna a chiedere riforme: «Lega B penalizzata»© LAPRESSE
di Tullio Calzone
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Come se non bastasse l’ennesima estate dei contenziosi per la definizione degli organici, ormai giunti al Tar del Lazio dopo le esclusioni di Lecco e Reggina, c’è un nuovo capitolo nelle già complicate vicende della Sampdoria. Il club ligure, retrocesso in B e salvato dalla disastrosa gestione Ferrero, è stato penalizzato di due punti, sanzione da scontare nella prossima stagione, a causa di inadempienze amministrative e contabili. Il procedimento riguarda il mancato versamento delle ritenute fiscali e dei versamenti previdenziali per gli stipendi dei tesserati nel trimestre gennaio-marzo 2023. La decisione del club ligure di ricorrere contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale, non ha colto di sorpresa il presidente di Lega B Mauro Balata che torna sulla necessità non più rinviabile di riforme urgenti. «Il ricorso della Sampdoria? Sbagliato e in contrasto con il delicato momento di transizione che sta vivendo questa storica società del calcio italiano - ha precisato il numero uno dei club cadetti in una nota all’Ansa - Tuttavia la nostra Lega possiede gli anticorpi per rispondere a queste iniziative. E lo farà in modo compatto e serio. Ogni anno ci troviamo di fronte a situazioni imbarazzanti, destabilizzanti che sono la conseguenza di riforme mancate, di norme che evidentemente sono obsolete e che non sono idonee ad evitare al calcio queste brutte situazioni e, soprattutto, ad una condizione abnorme venutasi a creare nei rapporti tra le Leghe professionistiche. La Lega B non può più accettare di dover cambiare ogni anno quasi il 40 % dei soci, ad essere continuamente interessata a problematiche che non la riguardano ma che subisce per la carenza di attenzione e di volontà di intervenire con norme più serie e moderne. Questo è il vero tema sul tavolo del calcio ed è ciò che va finalmente sistemato».


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