Torna Angri-Palmese, una sfida al cardiopalma

Tifoserie mobilitate per la gara che può già indirizzare la stagione. L'attaccante Palmieri parla da ex: «Darò tutto contro la mia ex squadra». Il tecnico Sarnataro carico: «Ripetiamo la prestazione con il Casarano»
5 min

Per 30 anni si erano perdute di vista. La Palmese quasi scomparsa dai radar. L’Angri impegnato a sopravvivere tra alti e bassi. Poi nelle ultime due stagioni incroci batticuore e tiratissimi match come ai bei tempi andati. Nell’estate 2021 spareggio per la serie D: la Palmese si portò avanti mentre l’Angri dovette sudarsela una domenica di più. Lo scorso torneo due battaglie sempre con la Palmese vittoriosa e l’Angri costretto a recuperare la categoria con il fiato in gola. Oggi, appena 5ª giornata, entrambe inserite nel girone H dell’inferno puglese, Angri-Palmese può dare già una sentenza. Proprio così. Si può stabilire il destino prossimo venturo di una delle due che sono partite quasi malissimo e annaspano nelle retrovie di un campionato assai complicato. Dentro o fuori?

APPUNTAMENTO AL NOVI - Si gioca allo Stadio Pasquale Novi di Angri. I biglietti sono già esauriti da giorni. I supporter del “cavallino” grigiorosso riempiono ogni domenica il vecchio impianto. Da Palma Campania arriveranno quei pochi che la capienza limitata del settore ospiti consente. Sarà una grande battaglia e l’attesa è spasmodica quasi come ai vecchi tempi e più o meno uguale alla domenica dello spareggio di due anni fa. A infuocare il clima ci hanno pensato i protagonisti. Da parte dell’Angri il primo che si è fatto avanti è Cito Palmieri. L’attaccante napoletano famoso per essere entrato suo malgrado nell’affare Victor Osimhen e inserito nella lista delle plusvalenze di De Laurentis nella trattativa con il Lille per l’acquisto del funambolico attaccante nigeriano, dopo essere stato alla Nocerina, l’anno scorso approdò alla Palmese. Pochi mesi. Pochi acuti. Uno, forse il migliore, proprio contro l’Angri. A gennaio passò al Nola per andare incontro alla retrocessione. Ora mostra desiderio di rivincita. «Contro la mia ex squadra darò tutta l’energia – ha spiegato ai microfoni di un’emittente locale – fino all’ultima goccia di sangue perché vogliamo vincere dopo aver preso tre punti preziosi a Manfredonia. E’ il momento di dare continuità alle nostre prestazioni. L’inizio è stato negativo con tre sconfitte contro Bitonto, Gelbison e Matera nelle quali non avevamo demeritato. Ora dobbiamo svoltare definitivamente».

SARNATARO FREME - Dalla sponda palmese, Savio Sarnataro suona la carica. Il mister parla senza peli sulla lingua e analizza un avvio di campionato da dimenticare. «Alla prima partita lo 0-0 a Gravina ci diede una risposta interlocutoria. Le due successive mazzate con l’Andria in casa e l’Altamura in trasferta ci avevano demolito nel morale - spiega il tecnico dei vesuviani -  domenica scorsa invece ho visto la Palmese che voglio. Contro il Casarano siamo stati derubati dall’arbitro. Un pareggio sul campo. Ma una vittoria dentro e la soddisfazione di aver messo sotto col gioco una corazzata come quella salentina. Dunque…ora voglio conferme”. L’occasione è ad Angri. Gara difficile. Però Sarnataro non si nasconde. «Bisogna cercare la vittoria a tutti i costi  - continua –  E’ tempo di dare continuità ai risultati. Rispetto massimo per l’Angri che giocherà la sua partita ma noi andiamo per la nostra strada. Ho qualche piccolo problema con le condizioni fisiche di due giocatori ma chi va in campo mi deve dare tutto. Vogliamo un campionato dignitoso, bisogna uscire dal fondo classifica. Se siamo quelli di domenica sorsa si può guardare avanti fiduciosi».

RILANCIO ANGRI - Ad Angri è arrivato il nuovo presidente Niutta ed ha portato il ds Raimondo. L’intenzione è quella di tentare ancora qualcosa sul mercato degli svincolati o nella peggiore delle ipotesi aspetteranno gennaio per dare a mister Stefano Liquidato qualche uomo per puntellare la squadra che lo scorso anno si salvò per il rotto della cuffia ed ora sembra attrezzata ma ha trovato grandi difficoltà. A Palma Campania invece riflettono. L’anno scorso la Palmese volava in alto. Ma era il girone laziale-sardo più tecnico e poco agonistico. Quest’anno tremano i polsi. Ci sono squadre imbottite di profili di serie C e B e forse c’è da intervenire sul mercato per offrire a Sarnataro le opportunità migliori. Il recupero di Mautone dopo mesi di stop sembra aver dato stabilità alla difesa che conta anche Schiavino come punto di forza. Però la Palmese non segna. Puntoriere è stato sin qui mezzo acciaccato. D’Angelo non decolla. Manca un uomo di mente per dettare l’ultimo passaggio. Laringe e Pugliese non sono stati sostituiti a dovere. Ma il desiderio dominante è vincere subito. Poche volte questa partita si era presentata così incerta. Riuscirà l’Angri a ripetere la prestazione di Manfredonia? La Palmese è quella che ha tramortito il Casarano? Parola al campo. Si preparano bandiere, striscioni grigiorossi e rossoneri. Megafoni. Tamburi. Rivalità acerrima ma grande rispetto. Torna Angri-Palmese col fascino e la potenza di due storie calcistiche importanti, di quelle che da sempre riempiono le domeniche del calcio in Campania. Andiamo a vedere come finirà.

Luigi Alfano


© RIPRODUZIONE RISERVATA