Menù Internazionale, il programma del weekend: Tottenham-Manchester United con Ranieri alla finestra

West Ham-Arsenal altra sfida di alta classifica in Premier League. In Liga il Valencia con la paura retrocessione e in Francia Nizza-Rennes con vista sull’Europa
Menù Internazionale, il programma del weekend: Tottenham-Manchester United con Ranieri alla finestra© AP
Francesco Guerrieri
6 min

ROMA - Antipasto ricco nel nuovo #MenuInternazionale: siparte domani con il West Ham di Bilic che ospita l’Arsenal per una sfida dal profumo europeo. Il piatto forte è ancora in Premier, un Tottenham-United da brividi tra Kane, Eriksen, Rooney, Martial e company; spettatore più che interessato Claudio Ranieri. In Spagna il Siviglia dopo la notte di Europa League va in casa di un Valencia più che a pezzi; c’è la LIgue 1 con Nizza e Rennes che puntano forte all’Europa e la Bundes dove il Borussia deve vincere in casa dello Schalke per tenere ancora aperta la Bundesliga.

WEST HAM-ARSENAL (Domani ore 13.45) - E chi l’avrebbe mai detto? Alzi la mano chi ad inizio stagione aveva pronosticato il West Ham lassù a lottare per l’Europa League. Nessuno dai. Invece è a due punti dallo United quinto. Pazza Premier. Poteva essere la stagione dell’Arsenal e invece niente, ora la squadra di Wenger è in corsa per la Champions. West Ham-Arsenal con vista sull’Europa, ma gli occhi di chi ama il bel calcio sono tutti in campo. Fissi su Payet e Lanzini, ad esempio, ma dall’altra parte occhio ai soliti Ozil, Giroud, Sanchez e soprattutto al nipote di Okocha Alex Iwobi, che ultimamente è in formissima: 2 gol nelle ultime 2 partite.

TOTTENHAM-MANCHESTER UNITED (Domenica ore 17) – Chi per il titolo chi per l’Europa. Ruoli capovolti, per una volta: è il Tottenham di Pochettino che sta facendo la rincorsa sul super Leicester; più indietro lo United, che in questa stagione di transizione è in bilico tra l’Europa League e la Champions. Se gli Spurs non dovessero vincere si potrebbero mettere i lucchetti alla Premier League 2015-2016 e consegnare il titolo a Ranieri. Se invece Van Gaal dovesse perdere… addio Champions. Un pareggio? Non servirebbe a nessuno. Ecco, Van Gaal. Criticato più e più volte, forse è capitato nel momento sbagliato. Un attimo, però: Mou (sempre più probabile che sia lui il prossimo allenatore dei Red Devils, sta già cercando casa a Manchester) dovrà ringraziarlo per due o tre intuizioni. Una su tutte quel gioiello di Rashford, che a 18 ani ha già salvato un paio di volte la panchina del tecnico olandese. E ancora Fosu-Mensah (’98), Borthwick-Jackson (’97) e Andreas Pereira (’96). Tanta carne al fuoco e talenti da crescere, ora l’unico dubbio è da quale porta entrare in Europa. A Manchester sperano sia quella principale, Tottenham permettendo…

VALENCIA-SIVIGLIA (Domenica ore 16) – Male male (malissimo) questo Valencia. Aveva iniziato la stagione con Espirito Santo, continuato con Gary Neville ed ora la finirà con Pako Ayestarán, vice di Neville. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia però: qui non si vince proprio. Le richieste della dirigenza sono quelle di finire dignitosamente la stagione, aspettando poi l’estate per voltare pagina con un nuovo tecnico (in pole Manuel Pellegrini); la paura è quella della retrocessione in Segunda, ad oggi lontana 6 punti: più un timore che un pericolo vero e proprio, perché la rosa è di qualità, ma la squadra in campo è bloccata e quest’anno sembra non riuscire nulla: cinque sconfitte nelle ultime sei gare che la dicono lunga sul momento attuale del Valencia. Domenica arriva un Siviglia carico dopo la vittoria di rimonta ieri al San Mames con il Bilbao, che ha bisogno di tre punti per entrare in Europa anche la prossima stagione.

NIZZA-RENNES (Domenica ore 17) – Nizza-Rennes con vista sull’Europa. Sono tutte e due lì, ospiti quarti a 51 punti e Nizza quinto a -1. Sfida che vale doppio, potrebbe esserci l’allungo o il sorpasso. Con un Ben Arfa così poi… tutto è possibile: dopo un periodo tra alti e bassi a Newcastle (13 gol in 4 anni) è tornato a casa e ha ricominciato a segnare a raffica. E’ arrivato a Nizza in punta di piedi a luglio da svincolato, nessuno ci aveva fatto troppo caso. Poi ha iniziato a segnare. E segnare, e segnare. Doppi passi, finte, assist e gol bellissimi. Ben Arfa è tornato. Proprio l’anno dell’Europeo, che insieme all’Europa con il Nizza è uno degli obiettivi del francese. Se da una parte c’è il veterano, il Rennes tira fuori un talentino classe ’97 che in zona gol ci sa fare eccome: 20 presenze e 12 reti per Ousmane Dembele, una delle sorprese di questa Ligue 1. “E’ un futuro Pallone d’Oro” si è sbilanciato Batelli, ct Francia U21. Esperienza vs entusiasmo. L’Europa li aspetta.

SCHALKE-DORTMUND (Domenica ore 15.30) – Serata speciale ieri in casa Borussia. Al Westfallenstadion è tornato Jurgen Klopp, quell’allenatore rivoluzionario che ha fatto grande il Dortmund. Grandi emozioni e cuore che batte a mille, in campo è finita 1-1 e tutto rimandato al ritorno ad Anfield. Si gira pagina ora, torna la Bundesliga. In teoria ancora aperta, ma quei cinque punti dal Bayern sono un abisso. Tentar non nuoce però, e contro lo Schalke una vittoria serve per continuare a crederci. Dall’altra parte ci credono eccome alla qualificazione in Champions League, distante un solo punto. C’è traffico da quelle parti, in due posizioni ci sono Monchengladbach, Leverkusen e Mainz oltre lo Schalke. Ecco perché una vittoria o una sconfitta potrebbero cambiare tutto. Grandi responsabilità per il gioiellino Sané (’96), che con 27 presenze e 5 gol quest’anno è sbocciato definitivamente. E subito le sirene di mercato gli ronzano nelle orecchie, ma Barça, City e Real possono mettersi l’anima in pace: “Abbiamo discusso insieme del suo futuro e credo rimanga ancora qui con noi per migliorare ulteriormente” ha spiegato l’allenatore Breitenreiter.


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