<span style="line-height: 20.8px;">Menù Internazionale, le pagelle del week end: Carroll e Ben Arfa, due triplette sognando l’Europeo</span>

Tanti gol nel #MenuInternazionale del martedì. Voti e pagelle del week end, dal derby di Londra a quello della Ruhr, passando per i tre gol di Tottenham e Nizza e la vittoria del Valencia
Menù Internazionale, le pagelle del week end: Carroll e Ben Arfa, due triplette sognando l’Europeo© Getty Images
Francesco Guerrieri
6 min

ROMA - Impossibile essersi annoiati in questo week end, di insufficienze neanche l’ombra nelle nostre pagelle. #MenuInternazionale ancora una volta ricco di gol e pieno di emozioni. Sei reti nel derby di Londra (ed era solo l’antipasto), altri 4 in quello della Ruhr. Due triplette (Carroll e Ben Arfa), il Valencia che si risveglia e il Tottenham che demolisce lo United.

WEST HAM-ARSENAL 3-3- VOTO: 9 - Una tripletta per sperare, come a dire «Ehi Hodgson, per l’Europeo ci sono anch’io». Ma tre gol utili anche per continuare a sognare l’Europa. L’attaccante inglese si porta a casa il pallone e spezza le gambe all’Arsenal. Hat-trick in otto minuti effettivi (primi due gol, intervallo, poi il terzo): in mezzo ai due colpi di testa ci ha messo anche una sforbiciata, tanto per non farsi mancare nulla. E pensare che sullo 0-0 con una rovesciata aveva servito la palla dell’1-0 a Lanzini. Ma l’arbitro ha annullato per fuorigioco. Poco male, perché prima lascia giocare l’Arsenal che trova il doppio vantaggio con Ozil e Sanchez (tutti e due gli assist sono di Iwobi, giocatore da seguire più e più volte), poi si scatena e capovolge la situazione. Quando sembrava tutto fatto ecco il pareggio di Koscielny a 20’ dalla fine. Finisce senza vincitori, o forse uno c’è… Carroll torna a casa sorridente, con il pallone sotto braccio.

SCHALKE-BORUSSIA DORTMUND 2-2 VOTO 7,5 - Dopo quello di Londra ecco i derby della Ruhr. Emozioni e spettacolo tra Schalke e Dortmund, con un pareggio che va bene più a Huntelaar e compagni che alla squadra di Tuchel: Lo Schalke aggancia Mainz e Monchengladbach al quinto posto con vista sull’Europa. Vola via invece il Bayern, +7 da un Dortmund che ormai solo con un miracolo potrebbe raggiungerlo. Partita divertente dicevamo, che si accende all’inizio della ripresa quando Kagawa realizza la settima rete stagionale: triangolo con Leitner e scavetto che supera Fahrmann. Gran gol. Vantaggio che dura poco, perché si sveglia il gioiellino Sané e trova il pareggio. Partita finita? Macché, Ginter salta più in alto di tutti e Dortmund n vantaggio per… 10’, poi Huntelaar viene messo giù da Papastathopoulos e dal dischetto spiazza Burki. Ora sì che è veramente finita, l’ultimo brivido lo regala Meyer che spara alto da dentro l’area. Derby agli archivi, tra gol ed emozioni.

TOTTENHAM – MANCHESTER UNITED 3-0 VOTO 7 - Ranieri si emoziona e si commuove per il lavoro che sta facendo, ma il Tottenham non si intenerisce neanche un po’. Anzi, ne fa 3 ad un Manchester che in novanta minuti non è riuscito a fare un tiro in porta degno di nota. Giornata tranquilla per Lloris, perché senza Rooney lì davanti (ieri ha giocato con la formazione Under 21, già dalla prossima gara potrebbe tornare in panchina dopo l’infortunio) lo United è poca roba. 3-0 e tutti a casa, tre gol in 5’ minuti: Alli, Alderweireld e Lamela sgretolano la squadra di Van Gaal. L’unico sorriso ai Red Devils lo regala (ancora) Fosu-Mensah, che il tecnico olandese ha mandato in campo preferendolo all’azzurro Darmian. Altra buona partita per il classe ’98, anche un salvataggio sulla linea sul tiro di Kane (ed è il secondo che fa in due settimane). Il Tottenham continua la corsa sul Leicester, distanza invariata: -7.

NIZZA-RENNES 3-0 VOTO 7 - In inglese si direbbe hat-trick, in italiano tripletta. Qui però parliamo di triplé. Già, perché a Nizza si parla la lingua di Ben Arfa. Quella del gol, ovvio. Hatem parla con i piedi, e lascia tutti a bocca aperta come un oracolo. Ne fa tre contro il Rennes e vince in lungo e in largo il confronto con il giovane Dembele di cui vi avevamo parlato nella presentazione del match (QUI). L’esperienza surclassa la freschezza e l’entusiasmo dei 18 anni. Non che Ben Arfa non sia fresco però, perché a 29 anni sta vivendo una seconda vita: arrivato in estate a parametro zero senza troppi clamori, ci ha messo un attimo a riscattare le ultime stagioni grigie. E pensare che poteva arrivare già nel gennaio scorso, ma la FIFA aveva bloccato il trasferimento perché il giocatore non poteva vestire più di due maglie e aveva già giocato con Newcastle e Hull City. Poco male, perché adesso il Nizza se lo coccola (chissà per quanto però, a giugno scade il contratto e si parla anche di un interessamento del Milan) e lui si è caricato la squadra sulle spalle trascinandola fino al quarto posto. Obiettivi? Prima la qualificazione in Europa (meglio se Champions), poi l’Europeo in casa. La strada è quella giusta, i gol parlano per lui.

VALENCIA-SIVIGLIA 2-1 VOTO 6,5 - «La vittoria del valencianismo», ha commentato Ayestaran dopo la sfida con il Siviglia. Primo sorriso, primo tre punti per il nuovo Valencia. Lo storico vice di Rafa Benitez ha preso il posto di Gary Neville sulla panchina del Valencia e si è subito riscattato dopo la sconfitta con il Las Palmas all’esordio. Non era proprio facilissima eh: al Mestalla era arrivato un Siviglia carico (ma forse anche un po’ stanco) dopo la vittoria in Europa League nel derby spagnolo con il Bilbao. Decisivo Lo Squalo Negredo con un morso dei suoi nei minuti di recupero.

@francguer1 


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