Cina irrefrenabile: 50.000 accademie calcistiche entro il 2025

Non conta il fatto che il calcio non faccia parte della cultura locale, grazie ai forti investimenti del presidente Xi Jinping lo diventerà
Cina irrefrenabile: 50.000 accademie calcistiche entro il 2025© AP
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ROMA - Cina irrefrenabile. Per gli Europei il calcio è una questione culturale prima che sportiva e professionale. A calcio si gioca per strada, il calcio lo si guarda in tv, per il calcio gli ospedali si svuotano e i pub si affollano. Gli stadi si riempiono di tifosi, le strade si colorano di striscioni. Il calcio, in Europa, non è solo soldi, stipendi e belle macchine da sfoggiare in feste lussuose, non lo è per tutti almeno, non lo è per i molti. In Cina, invece, questo sport non fa parte della cultura, non si cresce vedendo il proprio padre bere birra e rischiare di strozzarsi per un'esultanza o per maledire una qualsiasi scelta discutibile dell'arbitro, "lo sport più bello al mondo" non fa parte della cultura cinese, almeno fino ad adesso.

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La Federazione cinese, infatti, ha deciso che ne farà parte e si impegnerà talmente tanto che il vicepresidente, Wang Dengfeng, ha deciso di rendere ancora più ambizioso il piano di partenza: se si parlava di 20.000 accademie entro il 2020, adesso la cifra sale a 50.000 entro il 2025. Secondo Wang, citato dai media di stato, a regime ogni scuola sarà in grado di formare mille giocatori, realizzando così il programma esposto lo scorso aprile, quando si puntava alla creazione di 50 milioni di calciatori. Nonostante gli scarsi risultati del calcio cinese ad alto livello, il presidente Xi Jinping ha dato una forte spinta a questo sport, facendo del progresso una priorità nazionale. Ed arrivare un giorno a vincere quel Mondiale al quale fino ad oggi si è qualificata solo una volta, nel 2002. "Questo è il modo più efficace per selezionare i talenti per il nostro futuro - ha dichiarato Wang - Migliorare il calcio cinese non è più solo un sogno". Che si dovrebbe concretizzare nell'organizzazione di una fase finale del Mondiale, da vincere - secondo i programmi - entro il 2050. A tale scopo, lo scorso anno la Cina ha ingaggiato Marcello Lippi come Ct con il difficile compito di tentare la qualificazione al Mondiale del 2018. Il governo ha anche ordinato la costruzione di 70.000 campi di calcio per colmare le lacune nel settore giovanile. Nel frattempo i club che militano nei campionati professionistici hanno avviato la corsa all'ingaggio delle maggiori stelle internazionali, come Alex Teixeira e Jackson Martinez, attratti in Cina con contratti multimilionari. Sollevando però le perplessità dei vertici calcistici che temono vengano così trascurati i talenti di casa propria. In risposta, la Federazione ha previsto una serie di misure per limitare l' "irrazionale" spesa dei club. Ha inoltre ridotto da quattro a tre gli stranieri che ciascuna squadra della Super League può schierare contemporaneamente e preteso che la lista dei convocati includa almeno due giocatori cinesi sotto i 23 anni.

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