Bayern Monaco, Ancelotti fatto fuori da cinque giocatori. Vi sveliamo quali

Secondoi media tedeschi il tecnico italiano era entrato in conflitto con i senatori della squadra: un 'errore' pagato con l'esonero
Bayern Monaco, Ancelotti fatto fuori da cinque giocatori. Vi sveliamo quali© Liewig Christian/ABACA

ROMA - Lo avevao chiamato per realizzare un cambio generazionale, lo hanno mandato via perché stava provando a farlo. E' questa in estrema sintesi la storia di Carlo Ancelotti al Bayern Monaco. Una storia brutta, finita anche peggio, con un esonero che suona come un'onta per uno dei tecnici più apprezzati, esperti e vincenti al mondo. Secondo alcuni la sua colpa (come anche quella di Guardiola) è stata quella di non essere nato in Germania (anche se il nuovo tecnico ad interim è un altro straniero, il francese Willy Sagnol). Secondo altri il problema era il suo andare avanti per la sua strada senza accorgersi dei malumori nello spogliatoio. Carletto in realtà il malessere dei senatori lo aveva percepito eccome ma lui aveva un compito che gli aveva dato la società, un compito che poi lo stesso Bayern si è rimangiato. A fare luce sui motivi della rottura fra Ancelotti e il Bayern è stato il presidente Hoeness: «Dal mio punto di vista l’allenatore negli ultimi giorni si è messo contro 5 giocatori importanti della rosa, e non avrebbe più potuto farcela – ha detto –. Non puoi avere i giocatori più importanti tutti contro di te. Ho imparato un detto: "Il nemico nel tuo letto è il più pericoloso". Abbiamo deciso di esonerarlo alle 3,30 del mattino». Chi erano questi cinque nemici che Ancelotti aveva nello spogliatoio? Andiamoli a scoprire. 


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MATS HUMMELS - DIFENSORE
Secondo i media il centrale della Nazionale tedesca avrebbe abbandonato il suo allenatore pur stimandolo per i suoi numerosi successi in carriera. Addirittura Hummels avrebbe superato Lewandowski nella classifica dei giocatori che hanno cospirato per la cacciata di Ancelotti. L'attaccante polacco in estate aveva manifestato attraverso il suo procuratore la voglia di andare via e di giocare con il Real Madrid. 


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JEROME BOATENG - DIFENSORE
Il forte centrale tedesco è rimasto in panchina contro il Psg: una scelta che non ha accettato con diplomazia (si parla di una furiosa reazione all'annuncio della formazione data dal tecnico italiano). Pur non dando pubblicamente alcun segnale di malessere il suo nome è finito della lista dei nemici di Carlo.


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THOMAS MUELLER - ATTACCANTE
E' passato da essere la stella indiscussa della squadra con Guardiola a (quasi) gregario di lusso con Ancelotti. Inevitabile che il suo nome sia finito nella lista dei 'cattivi'. Le troppo panchine accumulate quest'anno e l'anno scorso non hanno giovato al buon rapporto con Ancelotti.


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FRANCK RIBERY - ATTACCANTE
Fra Ribery e Ancelotti l'amore non è mai scoppiato. Anzi, è stata antipatia fin dall'inizio. L'attaccante francese ha attaccato apertamente l'allenatore dopo la sostituzione contro l'Anderlecht. Ed è stata solo l'ultima sfuriata di una lunga serie.


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ARJEN ROBBEN - ATTACCANTE
Arjen Robben, un altro dei grandi senatori dello spogliatoio bavarese, è stato escluso dai titolari contro il Psg trioncerandosi. A fine partita davanti ai cronisti ha dichiarato: «Se siamo tutti con Ancelotti? Meglio tacere». Più chiaro di così...


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ROMA - Lo avevao chiamato per realizzare un cambio generazionale, lo hanno mandato via perché stava provando a farlo. E' questa in estrema sintesi la storia di Carlo Ancelotti al Bayern Monaco. Una storia brutta, finita anche peggio, con un esonero che suona come un'onta per uno dei tecnici più apprezzati, esperti e vincenti al mondo. Secondo alcuni la sua colpa (come anche quella di Guardiola) è stata quella di non essere nato in Germania (anche se il nuovo tecnico ad interim è un altro straniero, il francese Willy Sagnol). Secondo altri il problema era il suo andare avanti per la sua strada senza accorgersi dei malumori nello spogliatoio. Carletto in realtà il malessere dei senatori lo aveva percepito eccome ma lui aveva un compito che gli aveva dato la società, un compito che poi lo stesso Bayern si è rimangiato. A fare luce sui motivi della rottura fra Ancelotti e il Bayern è stato il presidente Hoeness: «Dal mio punto di vista l’allenatore negli ultimi giorni si è messo contro 5 giocatori importanti della rosa, e non avrebbe più potuto farcela – ha detto –. Non puoi avere i giocatori più importanti tutti contro di te. Ho imparato un detto: "Il nemico nel tuo letto è il più pericoloso". Abbiamo deciso di esonerarlo alle 3,30 del mattino». Chi erano questi cinque nemici che Ancelotti aveva nello spogliatoio? Andiamoli a scoprire. 


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