© REUTERSMADRID (SPAGNA) - Slalom tra due difensori, entra in area, tiro e gol. Mano destra che batte sul cuore, Thomas Teye Partey corre veloce a festeggiare la sua prima rete nella Liga con la maglia dell’Atletico Madrid. Non poteva fare altrimenti il centrocampista classe ’93, cresciuto da sempre nelle giovanili rojiblanche. Correa, Jackson Martinez, Griezmann, Vietto: l’Atletico ci ha provato in tutti i modi a trovare il gol, ma alla fine è stato Thomas a regalare la testa della Liga ai colchoneros.
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IL NUOVO YAYA TOURÉ - Origini ghanesi, Teye è cresciuto a pane e pallone: il padre è presidente e allenatore dell’Odunase Krobo, città dove è nato Thomas. Lui dopo i presiti a Mallorca e Almeria è pronto per giocarsi finalmente un posto nella squadra di Simeone. Una diga in mezzo al campo: corre, spezza il gioco avversario e fa ripartire i propri compagni. E anche il tiro da fuori non è niente male. “Mi sembra di vedere Yaya Touré” azzardava qualcuno nel 2011. Lui non si tira indietro: “Lo seguo come modello, anche se da piccolo il mio idolo era Gerrard. Oggi mi ispiro anche a Busquets e Pogba”. Se l’è scelti niente male eh… A dire il vero i numeri ci sono, ieri contro il Levante è arrivato il primo scossone: sono bastati 15’ per entrare subito in partita e (con l’aiuto del portiere del Levante Marino) ha regalato tre punti fondamentali all’Atletico, che scavalca tutti e sale al primo posto.
GOL E ASSIST - Dopo il gol in Copa del Rey con il Reus (destro al volo da fuori area) la prima gioia in campionato arriva proprio contro il Levante quindi, che in estate l’ha cercato insieme a Getafe e Rayo. Porta chiusissima da parte del Cholo Simeone, che se a giugno proprio non ne voleva sapere di privarsi di un talento del genere, figuriamoci ora che non c’è neanche Tiago infortunato (proprio ieri si è rivisto tra le tribune del Calderòn per la prima volta senza stampelle): all’inizio della stagione è partito dietro nelle gerarchie, poi l’esordio nell’ultima mezz’ora contro l’Espanyol nel novembre scorso e una manciata di minuti contro Granada e Malaga; quattro giorni fa l’assist a Correa per il vantaggio con il Rayo, ieri ha fatto tutto da solo e ha segnato la prima rete della Liga 2016 (e per la terza volta l’anno spagnolo viene aperto da un colchonero, prima di lui Koke e Griezmann). Firma chiara e leggibile sulle ultime due gare dei colchoneros, e proprio contro due delle tre squadre che lo volevano in estate. Il 14 febbraio c’è il Getafe, e se è vero che non c’è due senza tre...
CONCORRENZA - Ora Teye si fa largo nel centrocampo di Simeone, e il primo squillo è arrivato proprio pochi giorni dopo lo sbarco a Madrid di Matias Kranevitter e l’annuncio dell’arrivo di Augusto Fernandez. Messaggio chiaro e deciso di Thomas, come a dire “Ci sono anch’io”, se qualcuno non se ne fosse ancora accorto.