Prandelli: «Voglio riportare il Valencia in Champions League»

Il nuovo tecnico del Valencia si getta nella nuova avventura con entusiasmo e ambizione. L'obiettivo dichiarato è riportare ai massimi livelli una squadra che, in questo momento, naviga nei bassi fondi della Liga
Cesare Prandelli - Valencia, Spagna© EPA
Andrea De Pauli
4 min

VALENCIA (SPAGNA) - A due giorni dall’annuncio ufficiale, il puntualissimo Cesare Prandelli è apparso a mezzogiorno spaccato nella sala stampa del Mestalla, per presentarsi finalmente come nuovo allenatore del Valencia. “Ho detto sì al Valencia, perché il direttore sportivo Suso mi ha fatto capire che qui c’è un progetto calcistico molto interessante, in una città con una sua mentalità, propria di qui. Questi due elementi mi hanno convinto subito e mi hanno entusiasmato”, le prime parole nelle nuove vesti dell’ex ct azzurro, che poi si è azzardato a un suggestivo paragone con l’esperienza in viola. “Credo di poter paragonare la realtà valenciana con quella di Firenze, una città che si sente sempre protagonista. I giocatori si devono sentire responsabili di indossare questa maglia. I tifosi, che ieri mi sono piaciuti tantissimo, si meritano sempre il massimo dalla squadra”.

TUTTO SULLA LIGA - CLASSIFICA LIGA

OBIETTIVI AMBIZIOSI - Il tecnico italiano, accompagnato dalla presidentessa Lay Hoon Chan, che gli ha voluto dare il suo benvenuto anche davanti a telecamere e microfoni, e dal direttore sportivo Suso Garcia Pitarch, ha poi chiarito i suoi obiettivi per l’immediato. “Sono ottimista perché c’è una base tecnica interessante, la squadra ha grandi margini di miglioramento, c’è la mentalità di costruire sempre. Il mio compito è trovare l’equilibrio che forse ora sta mancando, per riportare in alto questo gruppo”. Parlando dell’incontro con il patron Peter Lim, avvenuto nei giorni scorsi a Singapore, Prandelli ha poi svelato i traguardi sulla grande durata. “Il signor Lim è molto più vicino al club di quello che può sembrare da fuori e ha un progetto lungimirante, quindi vincente. Noi vogliamo tornare in Champions League! Non so quanto ci metteremo, ma il progetto è questo”.

LA SVOLTA - Meta da raggiungere attraverso una svolta filosofica. “Ho un’idea di gioco collettivo. Mi piacerebbe avere sempre la palla, anche se è impossibile. Vorrei trasmettere un paio d’idee, anche solo due o tre, ma precise. Vorrei conquistare la palla più alta, per avere meno campo da percorrere. Ho bisogno di una squadra compatta”. Tra gli elementi su cui potrà contare Prandelli, il pararigori Diego Alves, che anche ieri, nonostante la sconfitta interna per 2-0 contro l’Atletico Madrid, ha confermato la sua fama, neutralizzando le esecuzioni dagli undici metri di Griezmann e Gabi. “Non ho mai visto un portiere che para tanti rigori come Diego. È una fortuna per noi averlo in squadra, ma spero che non ci fischino più rigori contro. È sempre una sofferenza”. Prima del congedo, attraverso un applauditissimo “Amunt Valencia!” (“Forza Valencia”, in rigorosa lingua valenciana), è intervenuto il ds Suso, che ha ribadito come il tecnico di Orzinuovi fosse la prima opzione del club, in un ventaglio di nomi che contemplava, tra gli altri, anche quello dell’ex allenatore del Villarreal, Marcelino.

@andydepauli

¡Qué Viva España!


© RIPRODUZIONE RISERVATA