James Rodriguez vuole partire, ma il Real non lo lascia e ha un piano

Zidane non lo vede, ma il club neo campione del mondo non vuole ascoltare i lamenti del capitano della Colombia, desideroso di una nuova avventura da protagonista
James Rodriguez vuole partire, ma il Real non lo lascia e ha un piano© REUTERS
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ROMA - La cessione di James Rodriguez è un affare che non interessa al Real Madrid, almeno per ora. Il talento colombiano deve farsene una ragione, a meno che non voglia arrivare a uno scontro aperto con la dirigenza blancos e dichiarare, in privato e in pubblico, di volere un'altra squadra.

La gestione di Zinedine Zidane, iniziata tra tanti dubbi e poi rivelatasi fortunatissima, con la vittoria della Champions League a maggio bissata solo pochi giorni fa dalla conquista del Mondiale per Club, non ha visto infatti tra i protagonisti il capitano della Colombia, messo da parte proprio come accadeva col precedente allenatore, Rafa Benitez. Il numero dieci sudamericano, che aveva peraltro confessato di essere cresciuto col mito di Zizou, ha sofferto molto la mancata centralità nel progetto Real in questo 2016, fino a sbottare, domenica, al termine della finale mondiale, non giocata: "Non nascondo che provo un pizzico di amarezza per questo, però sono felice per il titolo, è il quindicesimo della mia carriera". James è stato poi molto chiaro: "Non posso assicurare la mia permanenza nel Real Madrid. Ci sono delle offerte. Ho sette giorni per pensarci."

PIANO REAL - Il Real Madrid, dal canto suo, ha un piano chiaro: aspettare giugno 2017, quando potranno riacquistare calciatori grazie alla sconto fatto dal Tas sul divieto di fare mercato in entrata. oppure attendere che qualcuno paghi la clausola rescissoria di 500 milioni.

CONSOLATO - Nell'attesa, James è in patria, dove è stato visto presso l'ambasciata britannica, immagine considerata sintomo del fatto che il giocatore stia provando a sbrigare tutte le pratiche per favorire il suo trasferimento.


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