© Getty ImagesMADRID (SPAGNA) - Neppure lo sceneggiatore più ingegnoso poteva scrivere un copione più imprevedibile per quella che, con ogni probabilità, verrà ricordata come la serata cruciale della Liga 2016/17. A due ore dal tennistico 6-1 del Barça sullo Sporting Gijon e dall’annuncio ufficiale dell’adios, al termine della stagione, di Luis Enrique, un folle quanto orgoglioso Real Madrid si fa scavalcare in vetta alla classifica dai catalani al termine di un rocambolesco pareggio con il Las Palmas, caratterizzato da tre reti annullate a Morata, da un momento di pazzia di Gareth Bale, che si fa cacciare, e dall’incredibile doppietta della rimonta siglata da Cristiano Ronaldo, con i blancos in inferiorità numerica.
BOTTA E RISPOSTA - A tre giorni dalla polemica vittoria in rimonta sul Villarreal, Zidane si ripresenta al Santiago Bernabeu con una squadra rinnovata su tutte le linee. Dietro tocca a Nacho far coppia con Sergio Ramos nel cuore della difesa, mentre a centrocampo partono dall’inizio Isco e Kovacic, che completano il reparto con Kroos. Davanti, non c’è il discusso Benzema, ma Morata, che segnerebbe dopo appena una manciata di secondi. Giocata, però, invalidata per un fuorigioco ravvisato dalla terna. Per il vantaggio merengue, così, bisogna aspettare l’8’, quando è l’ispirato Isco, servito in profondità da Kovacic, ha superare Javi Varas con un velenoso rasoterra. Altra rete che sarebbe da annullare per millimetrico offside, ma stavolta la terna non se ne avvede. A fare giustizia, così, ci deve pensare il canario Tana, che dopo aver fatto fuori Sergio Ramos, trafigge Keylor Navas con un potente destro. Dopo il secondo gol della serata annullato a Morata, nuovamente pizzicato in posizione irregolare, è Kevin-Prince Boateng a divorare il possibile raddoppio, al termine di una gran giocata del grande ex Jesé.
FOLLE REAL - A dir poco chockante la ripresa per il Bernabeu, che si apre con un cortocircuito del solitamente mite Gareth Bale, che dopo aver rifilato un calcione gratuito a Jonathan Viera, che gli vale un primo cartellino giallo, pochi secondi dopo molla pure uno spintone all’avversario, che non l’aveva presa bene. Seconda ammonizione e Real in dieci. A completare la frittata, poco dopo, ci pensa Sergio Ramos, che preso dalla foga, finisce per rendersi protagonista di un plateale fallo di mani in area per respingere un tentativo degli ospiti. Realizza con uno scavetto, che Keylor Navas non neutralizza per un nulla, il solito Jonathan Viera. Tre minuti dopo, poi, il portiere di Costarica si fa sorprendere da un lungo lancio destinato a Boateng, che davanti allo specchio spalancato, non fallisce il gol del 3-1. Qualche istante e ci si mette pure la sorte, che si materializza in una clamorosa traversa colta dell’irriducibile Sergio Ramos. Non è proprio serata per il centrale andaluso, né tanto meno per Morata, a cui viene annullato il terzo gol della serata, stavolta regolarissimo.
CRISTIANO SCATENATO - Ormai sono saltati tutti gli schemi e le occasioni fioccano su entrambe i fronti. Ghiottissime, in particolare, quelle che capitano tra i piedi di Jesé e del subentrato Benzema, inserito da un disperato Zidane insieme a Lucas Vazquez e James Rodriguez. A guidare la riscossa dei blancos, però è Cristiano Ronaldo, che a cinque minuti dal termine si guadagna e trasforma il rigore del 3-2. Il portoghese non si accontenta e, a un paio di minuti dal termine, trova pure il rocambolesco pareggio sugli sviluppi di calcio d’angolo. Impresa eroica per il Real, ma che non basta ad evitare il sorpasso da parte del Barça del dimissionario Luis Enrique. Ai blancos, però, rimane la gara con il Celta ancora da recuperare. Liga apertissima e più spettacolare che mai.