Barcellona, salgono le quotazioni di Valverde per il dopo Luis Enrique

A due giorni dall'annuncio dell'addio di Lucho a fine stagione, il Barça sembra aver individuato il nome del nuovo allenatore. I tifosi sognano Sampaoli, ma la società sembra decisa a puntare forte sul tecnico dell'Athletic Bilbao
Barcellona, salgono le quotazioni di Valverde per il dopo Luis Enrique© EPA
Andrea De Pauli
6 min

BARCELLONA (SPAGNA) - I tifosi del Barça sognano Jorge Sampaoli come sostituto dell’allenatore uscente Luis Enrique, come emerso da diversi sondaggi lanciati dai principali media iberici. A quanto pare, però, il club è di diverso avviso e avrebbe individuato nel vecchio pallino, Ernesto Valverde, l’uomo ideale. 

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L’EREDITÀ - Eredità pesantissima quella che si dovrà sobbarcare il successore di Lucho, in considerazione del ricco bottino di titoli raccolto dal tecnico asturiano, capace, finora, di racimolare ben 8 dei 10 trofei a disposizione, a cui potrebbero aggiungersi, di qui al termine della stagione, il terzo scudetto e la terza Coppa del Re di fila, mentre assai più remote appaiono le possibilità di ripetere la Champions conquistata nel suo primo, strepitoso anno, concluso con 5 titoli: oggettivamente complicato, infatti, restituire al Paris Saint Germain le quattro scoppole ricevute al Parco dei Principi. Ricco palmares, ricorda un po’ malignamente il madrileno Marca, ottenuto attraverso il per nulla modico esborso di 343 milioni, suddivisi in 16 acquisti, il più esoso dei quali è rappresentato dagli 81,5 milioni di euro versati, nell’estate del 2014, per il cartellino di Luis Suarez. Per raccogliere cotanta eredità, secondo il club catalano, ci vuole un uomo esperto, che al contempo conosca già bene, dal di dentro, l’ambiente blaugrana.

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PIÙ VALVERDE CHE SAMPAOLI - Complice il lusinghiero approccio con la Liga, il nome in cima alle preferenze dei tifosi, come emerge piuttosto chiaramente dai sondaggi lanciati da Marca e Mundo Deportivo, è quello dell’allenatore del Siviglia Jorge Sampaoli, votato dal 37% dei lettori del quotidiano madrileno e, addirittura, dal 57% del concorrente catalano. L’ex ct del Cile, a quanto sembra, farebbe carte false pur di poter allenare il connazionale Lionel Messi e i suoi compagni, di qui il tempo preso prima di accettare la proposta di rinnovo offertagli a più riprese dal club attuale. Ostacolo tutt’altro che insormontabile, una clausola da 1,5 milioni da versare agli andalusi per liberare Sampaoli, vincolato da un contratto con scadenza 30 giugno 2017. In cima alla lista delle preferenze del segretario tecnico Robert Fernandez, però, c’è un altro nome, quello di Ernesto Valverde, già cercato in almeno due occasioni nel recente passato. Decisamente più semplice arrivare all’attuale guida dell’Athletic Bilbao, in scadenza, anche se ci sarebbe da convincere la consorte, perfettamente ambientata nella città basca. A favore di Valverde, oltre alle doti ampiamente dimostrate nel corso di 15 anni di esperienza da primo allenatore, la conoscenza diretta dell’ambiente Barça, maturato nel corso del biennio agli ordini di Johan Cruyff, ai tempi in cui l’attuale tecnico dei leoni baschi era ancora un calciatore.

GLI ALTRI - Partono decisamente più indietro gli altri nomi venuti fuori negli ultimi tempi, a cominciare da quello di Massimiliano Allegri, voce, questa, proveniente dall’Inghilterra, dove danno il Barça come il più accreditato concorrente per l’Arsenal, che avrebbe individuato proprio nel tecnico livornese l’ideale erede di Arsene Wenger. Praticamente scartato pure Ronald Koeman, l’uomo che regalò la prima storica Coppa Campioni ai catalani, con un siluro ai supplementari che spense il sogno della Sampdoria di Vialli e Mancini. L’Everton, che ha sborsato 5 milioni per strappare Rambo al Southampton, pretenderebbe, infatti, 8 milioni per liberarlo. I vari Klopp, Quique Setien, Oscar Garcia, Frank de Boer e Pochettino, invece, paiono più che altro suggerimenti dei media al club. Il tecnico della miracolosa Real Sociedad Eusebio Sacristan, altro autorevole candidato alla panchina blaugrana, nelle ultime ore si è spontaneamente tirato fuori dalla corsa alla panchina più ambita d’Europa, annunciando l’intenzione di proseguire l’esperienza a San Sebastian. La bandiera Xavi, invece, appare ancora troppo verde, anche se pare scritto nel suo destino che, prima o poi, assumerà la carica di allenatore del Barça. Visto il precedente Tito Vilanova, storico secondo di Pep Guardiola poi diventato il tecnico dello scudetto record conquistato con 100 punti, è tutt’altro che da scartare l’ipotesi Juan Carlos Unzué, attuale braccio destro di Luis Enrique. In quest’ultimo caso vincerebbe l’opzione della continuità.

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