Real Madrid, Zidane chiude il caso: «Morata non era arrabbiato con me»

Domani il recupero della Liga in casa del Celta Vigo: «Sarà la prima di tre finali. Bale non ci sarà. E a Cardiff? Presto per dirlo»
Real Madrid, Zidane chiude il caso: «Morata non era arrabbiato con me»© EPA
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ROMA - Tre appuntamenti da non sbagliare. Domani il recupero della Liga con il Celta Vigo, domenica l'ultima partita di campionato a Malaga, infine l'ultimo atto di Champions League contro la Juventus a Cardiff, il prossimo 3 giugno: «Domani giochiamo la prima di tre finali», sintetizza il tecnico del Real Madrid, Zinedine Zidane, in conferenza stampa alla vigilia del recupero del match che si sarebbe dovuto disputare il 4 febbraio in Galizia, poi rinviato per una tempesta che scardinò un pezzo di copertura dello stadio 'Balaidos'. Facendo quattro punti nelle prossime due partite il Real sarebbe campione, ma Zizou esclude che possano esserci favoritismi per la sua squadra visto che il Celta non ha più da chiedere nulla alla Liga («Penso solo a giocare e nient'altro. Posso rispondere dicendo che la squadra sarà motivata domani a giocare contro il Real e lo farà, come sempre, per i professionisti che sono»), anche se non potrà ancora contare su Gareth Bale: «Oggi non è il momento di parlarne - taglia corto, rispondendo a una domanda circa il recupero del gallese per la finale Champions - Sta molto meglio, è già in campo e questo è positivo. Io sono felice di questo, ma ora abbiamo da pensare alla partita contro il Celta e Bale non ci sarà».

MORATA - «Noi siamo pronti. Ci mancano due finali per finire il campionato. Siamo molto bene fisicamente. Ci sono ancora due partite da giocare in campionato e penso positivo. Il Celta darà tutto, so che sarà un match duro, ma quello che mi interessa è quello che faremo noi», aggiunge Zidane che poi glissa sul suo futuro: «In questo momento penso solo alla partita di domani, a questo finale di stagione e nient'altro. Fare l'allenatore è un lavoro duro, stressante, ma il mio lavoro mi piace. Un giorno finirà, ma non è questo che mi preoccupa ora». L'ultima battuta è su Morata che, sostituito contro il Siviglia non ha dato la mano al tecnico (che gliela porgeva) all'uscita dal campo: «Non era arrabbiato con me - spiega -. Era arrabbiato per qualcos'altro, non so perché. Può succedere, non succede nulla».

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