Barcellona, furia sul Psg: Gli sceicchi non fanno la storia

Il presidente Bartomeu: «Siamo di 140 mila soci, non di uno sceicco». Poi attacca Neymar: «I suoi modi non sono quelli che caratterizzano un giocatore del Barça»
Barcellona, furia sul Psg: Gli sceicchi non fanno la storia© EPA
Valerio Curcio
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BARCELLONA - Il presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu è intervenuto al 38° Congresso Mondiale delle 'Penyes' del club catalano, un organo che ogni anno riunisce mille rappresentanti eletti tra i gruppi di tifosi blaugrana di tutto il mondo ('penyes' in catalano,'peñas' in spagnolo). Il presidente ha descritto l'andamento del club in vari ambiti, da quello sportivo a quello economico, ma non ha potuto fare a meno di iniziare commentando la vicenda Neymar: «Voglio parlare di futuro - ha esordito Bartomeu-. Neymar ha fatto parte di questa squadra, ma ormai è storia. E' stata una sua decisione, è andato via nonostante abbiamo fatto di tutto affinché restasse. C'è un limite a tutto: nessun giocatore può venire prima del Barça. Noi siamo un club con 118 anni di storia, con più di 140 mila soci: è nostro, non di uno sceicco o di un oligarca».

ESEMPI - Bartomeu ha voluto rimarcare la differenza tra la scelta di Neymar e quella dei giocatori simbolo della squadra blaugrana: «La fedeltà di Leo Messi deve essere un esempio, così come quella di Iniesta. Avevamo capito che poteva andar via e per questo gli abbiamo alzato la clausola. Entrambe le possibilità ci andavano bene: sia nel caso fosse rimasto, sia nel caso di riscossione della clausola. I modi non sono stati dei migliori: non sono quelli che contraddistinguono un nostro giocatore».

ACQUISTI - «I 222 milioni incassati saranno gestiti in maniera prudente, con rigore e serenità. Con questo patrimonio compreremo giocatori - ha garantito il numero uno del Barcellona-. Il primo è stato Semedo, ma ovviamente ne arriveranno altri. Quest'anno però non parliamo di tridente, parliamo di squadra».

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SITUAZIONE ECONOMICA - «Non è vero che il club ha difficoltà economiche. Ha generato ingressi per più di 700 milioni di euro, benefici per 18 milioni e il debito è sceso a 247 milioni. Abbiamo chiuso accordi commerciali con Rakuten e Nike che ci rendono il club più pagato al mondo. Inoltre, il  costo della tessera di socio non sale dal 2010, così come quello dell'abbonamento», ha concluso il presidente del Barcellona.

 

 

 


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