© REUTERSLONDRA - Il primato in solitario. Il match clou della 14ª giornata. Il record di Jamie Vardy da migliorare. Così tanti giornalisti ad una conferenza stampa del Leicester non si erano mai visti. Ma Claudio Ranieri, alla vigilia della sfida contro il Manchester United, evita accuratamente ogni volo pindarico. Anzi, per riportare tutto l'ambiente alla giusta dimensione, ricorda quale sia l'obiettivo della sua squadra. «E' un campionato strano ma il nostro obiettivo non cambia, vogliamo raggiungere al più presto i 40 punti - le parole del tecnico italiano - aspettiamo un paio di mesi e vediamo cosa succede. Solo allora, faremo eventualmente altre valutazioni». Quelle che evidentemente altri suoi illustri colleghi hanno già fatto, come Arsene Wenger che ha indicato le Volpi di Ranieri come possibili rivali nella corsa al titolo. «Arsene è un mattacchione, è evidente che scherzava, ma anch’io sono curioso di vedere come reagirà la mia squadra in questa sfida».
Perché oggi al King Power stadium arriva il Manchester United, staccato dal Leicester un solo punto. Per Vardy, capocannoniere della Premier con 13 gol in altrettante partite, è l'occasione per migliorare il record che detiene con Ruud Van Nistelrooy, 10 partite in gol consecutivamente. «Già l'anno scorso ci aveva creato non pochi problemi, ora è definitivamente maturato», l'investitura di Louis Van Gaal, che riempie di complimenti i prossimi avversari: «Solitamente questi club faticano alla fine, ma in Inghilterra tutte le società hanno risorse economiche per rafforzarsi». Eppure già oggi la sfida contro lo United appare improba, e non solo perché degli ultimi 11 confronti diretti i Red Devils ne hanno vinti 10. Se lo United continua a soffrire in attacco, la difesa è diventata impenetrabile: un solo gol (su rigore) subito nelle ultime sette gare in casa. Ma il Leicester, che insegue il quinto successo di fila, vanta il miglior attacco della Premier con 28 reti ed è l’unica squadra ad essere sempre andata a segno.
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