Pedofilia nel calcio inglese, parla Johnson: «Il Chelsea mi pagò per stare zitto»

Altri scandali in Premier League. Sotto accusa anche il famoso club londinese
Pedofilia nel calcio inglese, parla Johnson: «Il Chelsea mi pagò per stare zitto»
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ROMA - Nuovi risvolti nello scandalo sulla pedofilia che sta colpendo il calcio inglese. Gary Johnson, in un'intervista al Daily Mirror, ha deciso di raccontare la sua esperienza denunciando uno dei club più prestigiosi della Premier League, il Chelsea. A spingerlo a parlare è stato il coraggio mostrato da uomini come Paul Stewart, le cui dichiarazioni lo hanno costretto a ricordare ciò che cercava di dimenticare. 

LA VICENDA - Johnson ha raccontato di come, ancora tredicenne e militante nel settore giovanile del club londinese, sia stato abusato dal Capo Scout Eddie Heath cui si era rivolto dopo un diverbio col padre. La discussione avuta in famiglia lo aveva scosso a tal punto da cercare rifugio in un uomo che rivestiva per lui una figura paterna. L'intervista continua con dettagli forti e con la consapevolezza che oltre a lui, ad essere abusati dall'uomo-orco morto per un infarto nelgi anni '80, ci siano almeno altri tre ragazzi coinvolti a vario modo negli incontri organizzati da Heath. 

LA CONSAPEVOLEZZA - "Ho dovuto lottarci per quarant'anni con quanto successo e non avrei mai avuto il coraggio di rinunciare all'anonimato se non fosse stato per gli uomini coraggiosi che hanno avuto la forza di esporsi denunciando una situazione fin troppo diffusa" ha detto Johnson, continuando accusando il Chelsea di aver volutamente insabbiare l'accaduto offrendogli 50.000 sterline. L'ex calciatore ha, però, aggiunto di essere consapevole che gli uomini che sono adesso alla guida del club non sono gli stessi di allora, ma che la sua testimonianza è importante per aiutare i ragazzi che non si sono ancora fatti avanti.

LA SOCIETÀ - Il club londinese ha lanciato un comunicato in cui afferma di aver "incaricato uno studio legale di effettuare un'investigazione su un ex dipendente del club negli anni '70, ora deceduto. La società ha inoltre contattato la FA per assicurarsi che ogni possibile assistenza sia garantita durante l'indagine. Il club informerà la FA qualora dovessero esserci significativi sviluppi. Fino a quel momento, non farà ulteriori commenti su questa vicenda".


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PARLA SOUTHGATE - Il nuovo allenatore della nazionale inglese ha dichiarato di aver giocato a stretto contatto con una delle vittime di cui però non ha rivelato il nome, ha poi aggiunto che da allora il mondo del calcio giovanile e le tutele sui minori sono molto migliorati.

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