Chelsea, Conte: «Sì, pensai di lasciare il Chelsea. Morata il top, lo volevo già alla Juventus»

Il tecnico dei Blues confessa che al termine della scorsa stagione aveva avuto dubbi circa il suo futuro a Londra: «Stare senza la mia famiglia è stato durissimo. Diego Costa? Era tutto già chiaro a gennaio, non capisco lo stupore per quell'sms»
Chelsea, Conte: «Sì, pensai di lasciare il Chelsea. Morata il top, lo volevo già alla Juventus»© AP
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LONDRA - Antonio Conte ha pensato di lasciare il Chelsea dopo averlo condotto a un inatteso trionfo in Premier League. E' lo stesso tecnico leccese a confessarlo in una lunga intervista concessa al "Mail on Sunday", che interrompe un silenzio durato di fatto due mesi. «Dopo una stagione pesante, è davvero importante guardare indietro, vedere com'è andata la stagione e capire molto bene - inizia Conte -. E' stata la mia prima stagione in Inghilterra, un nuovo Paese senza la mia famiglia, ed era importante che capissi la mia situazione in ogni aspetto. Di certo, mi sono goduto la stagione in Inghilterra e con il Chelsea. Ma devo essere onesto, è stata molto dura per me e per la mia famiglia. Quando vinci, pensi che tutto sia semplice, ma non è così». Al termine di un'annata logorante, dunque Conte qualche dubbio l'ha avuto, complice probabilmente anche il corteggiamento dell'Inter. «Adesso però ho deciso di continuare il mio cammino con il club - assicura l'ex ct della Nazionale, che in settimana ha siglato un nuovo contratto con i Blues, sempre con scadenza 2019 -. Abbiamo trovato il giusto modo di vedere il futuro di questo club. Lo ripeto, siamo un grande club, ma non possiamo commettere errori, sarebbe pericoloso. Dobbiamo migliorare e crescere per costruire qualcosa d'importante per il presente e anche per il futuro». Con Roman Abramovich sembra tutto chiarito: «Per ogni manager è importante poter esprimere le proprie idee - spiega Conte -. E' molto importante che il club capisca la tua idea e che sia pronto a lavorare insieme, a costruire solide fondamenta. Io posso volere questo, ma se sono solo è molto difficile. Di sicuro, la mia idea è stata sempre quella di restare al Chelsea e continuare questo lavoro. Il mio desiderio, e quello del club, era quello di continuare, per questo ho rinnovato il contratto».

«ORA VOGLIO LA MIA FAMIGLIA A LONDRA» - Una decisione facilitata dal fatto che la moglie Elisabetta e la piccola Vittoria, 9 anni, vivranno con lui a Londra. «Un'altra stagione senza la mia famiglia sarebbe stata molto dura, molto difficile - confessa l'ex tecnicodella Juventus -. Mia figlia si trova in un'età in cui è molto importante vedere la sua crescita, stare ogni giorno con lei. E lo stesso vale per mia moglie. Stanno arrivando. La mia famiglia è molto importante. Penso che questo dimostri il mio legame con il Chelsea, con questo progetto, con l'obiettivo, lo ripeto, di costruire qualcosa d'importante». Ripetersi sarà complicatissimo: «Manchester City, Manchester United e altre squadre stanno cercando di rinforzarsi e noi stiamo cambiando molto. Per necessità, non perché volessi cambiare. La scorsa stagione abbiamo praticamente avuto a disposizione 13 giocatori...Sono andati via Chalobah, Ake e Terry, oltre a Diego Costa».

«MORATA LO VOLEVO GIA' ALLA JUVE» - A proposito dell'attaccante, scaricato via sms, Conte chiarisce: «A gennaio, la situazione era chiara a tutti: a giugno ci saremmo salutati. Ho preso questa decisione a gennaio e l'ho rispettata. Mi sorprende che qualcuno sia rimasto sorpreso...La cosa più importante è la squadra, non un singolo». Dopo un lungo inseguimento a Romelu Lukaku, è arrivato Alvaro Morata a Stamford Bridge: «Lo volevo quando ero alla Juventus - assicura -. Era molto giovane ai tempi, ma con l'esperienza accumulata in bianconero e al Real Madrid, credo sia pronto per il Chelsea. Lui e Lukaku sono allo stesso livello, prime scelte per grandi club come Chelsea e United». (a cura di Italpress)


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