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ROMA - L'esordio negativo nel calcio inglese Maurizio Sarri, forse, l'aveva messo in preventivo. Troppo complicato mettere in difficoltà il City senza pedine decisive come Courtois, Kante e Hazard (senza contare Cahill, Giroud e Batshuayi), anche perché ha avuto pochissimo tempo per plasmare il Chelsea secondo i propri dettami. La sconfitta nel Community Shield non allarma il tecnico toscano che chiede pazienza: «La nostra preseason è stata un po' pazza, dobbiamo lavorare. Il primo tempo non è stato negativo, nel secondo c'è stata una grande differenza sul piano fisico. Oggi non abbiamo avuto il controllo della partita. A volte abbiamo pressato bene, altre male».
TROPPE ASSENZE - Le assenze sono un alibi concreto: «Il Mondiale è un problema per le grandi squadre e in particolare per noi. Sono qui da tre settimane e non ho ancora visto sei dei nostri giocatori, non so quanto tempo ci vorrà per mettere in pratica le mie idee. Jorginho? Per prima cosa Jorginho non è Maradona. E' un buon giocatore, è un giocatore tecnico, veloce nella testa e si adatta bene al mio calcio. Sarà molto utile per noi». Sarri poi ha parlato del dialogo con il suo amico/rivale Guardiola: «Mi ha detto che la Premier League è molto dura, soprattutto per gli allenatori. Ma mi ha detto che è anche molto divertente allenare in Inghilterra».
MERCATO - Inevitabili le domande di mercato, in particolare quelle sui due giocatori belgi in bilico Hazard e Courtois: «Ho parlato con loro due giorni fa. Credo che ci saranno più buone notizie che cattive. Non mi interessa quel che dice l'agente, voglio sentire Courtois. Voglio parlare con lui, vedremo se domani mi dirà lo stesso. Voglio solo i giocatori che giocano con un livello molto alto di motivazione».