Higuain dalla paura ai dubbi sul futuro

L’aggressione di domenica ha scosso il Pipita: ora è in Argentina e medita, forse, l’addio
Higuain dalla paura ai dubbi sul futuro© Action Images / Reuters
Antonio Giordano
3 min

ROMA - E adesso? La domanda che sorge spontanea è (anche) inevitabile: perché è successo e mica si può far finta di niente. Le notti portano consiglio, soprattutto dopo aver avuto paura, e Higuain ha avvertito il disagio (la sofferenza) di chi avverte urla “nemiche” intorno, mentre quelli avrebbero dovuto essere amici, tifosi, fans, non delinquenti accecati dall’ira che inveivano “cacciate le palle”, che sfoderavano gli slogan “del momento”. Il giorno dopo è un’altra storia, perché qualcosa è cambiato, anche nello spirito, e certo converrà sbollire l’amarezza, lasciare che passi quella sensazione di “malessere”, rintanarsi in Patria, nella Nazionale e riflettere: tanto in Italia, a Napoli, è rimasto Nicolas, per gli amici Nico, che non è soltano il fratello ma l’anima riflessiva di casa, la spalla manageriale del Pipita, il procuratore.

VEDIAMOCI - Ora è presto: De Laurentiis è in giro per vicende personali, ha staccato i contatti con l’universo, deve anche cercare di costruire una società che abbia i connotati per un grande club, cercare l’allenatore, il direttore sportivo, l’area scouting, tutto quello che improvvisamente è sparito e che il presidente-manager ha avocato a sé. Ma quando questo caos si sarà stemperato, alla porta busserà anche Higuain, attraverso Nico, per capire cosa sarà di lui, cosa potrà essere, quali saranno le intenzioni del Napoli sul futuro, perché lui vuole una grande squadra.

“ORFANO” - Higuain appartiene alla schiera (diciamo così) dei beniteziani e niente hanno spostato certe decisioni del tecnico spagnolo: a Torino, la sostituzione non solo venne accettata ma anche compresa, perché el pipita capì da solo di essere andato largamente al di sotto del proprio talento; e la fusione, la sintonia, tra centravanti e tecnico non è mai stata in discussione, tant’è vero che agli amici Sua Maestà il goleador l‘aveva confessato: sperava restasse Benitez. Poi ha capito.

STRASCICHI - Ma l’episodio di domenica notte apre scenari insospettabili, perché ci sono “questioni” che segnano, che minano la tranquillità, che inducono - anzi obbligano - a riflessioni, che Higuain adesso si sta concedendo in Argentina, con le quali si confronta in famiglia, delle quali tiene informato il fratello, pronto a fissare un appuntamento per De Laurentiis: la clausola di cento milioni - annunciata un anno fa dal presidente - rappresenta un ostacolo mica da poco per gli eventuali estimatori, però al mercato ci si adegua.

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