Mihajlovic: «Milan sono pronto. A 50 anni si cambia idea...»

Il tecnico: «La cena con Berlusconi e Galliani? Abbiamo mangiato bene. Io sono pronto»
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ROMA - Sinisa Mihajlovic non è ancora ufficialmente il tecnico del Milan ma ormai sembra solo una questione di ore. Ai microfoni di Sky, da Amalfi, dove il tecnico è stato premiato come miglior allenatore italiano, le prime parole sull'incontro con la dirigenza del Milan: «La cena con Berlusconi? Non me lo aspettavo all'inizio dell'anno. Io allenatore del Milan? È stata una cena informale, bella e piacevole, dove ci siamo conosciuti e parlati. Ci siamo piaciuti? Non c'era bisogno perché ho sempre parlato bene di loro anche quando ero dall'altra parte. È stata una serata piacevole, abbiamo mangiato e bevuto bene e poi vediamo quello che succede. Pronto per il grande salto? Io mi sentivo pronto anche l'anno scorso o due anni fa. Io sono sempre pronto». Insomma dipendesse da Sinisa non ci sarebbe dubbi: «Se dipendesse da me avrei allenato il Milan anche 10 anni fa. Non è il Milan di qualche anno fa? Parlerei in generale perché il livello si è abbassato molto. Quando giocavo io vedendo le rose di 15 anni fa e quelle di oggi c'è un po' di differenza. Si può parlare di tutto il calcio. Livellamento verso il basso? È così ma si cerca sempre di migliorare e quando c'è opportunità di lavorare si cerca di far giocare i giovani ma non parlerei solo di una squadra. Sarà un Milan italiano? Ti rispondo quando lo sarò». Mihajlovic però non si esime da un commento sul video in cui, da allenatore del Catania, disse che non avrebbe mai allenato il Milan: «Uno cambia. Quando ero giovane andavo a sottrazione, a dividere, avevo bisogno dei nemici. A questa età ho imparato tanto e capito tante cose. Vado più a cumulo di esperienza. È una sfida che mi piace perché non è facile farsi amare o convincere gli scettici che non ti vedono bene. Non so se ci sarà o no ma oggi come oggi non ho bisogno di nemici. Ho cambiato modo di pensare e ragionare. Quando arrivi a 50 anni la testa cambia».

SULLA SAMP - Mihajlovic dice la sua anche sulla Samp: «Sinceramente non me lo aspettavo. All'inizio dell'anno volevamo arrivare dalla parte sinistra della classifica, poi siamo arrivati settimi meritatamente. Ci dispiace non andare in Europa dalla porta principale, ma ci sono ragazzi meravigliosi. Fa piacere essere eletto allenatore dell'anno, ma merito dello staff e dei giocatori».


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