Nainggolan, ultimatum Cagliari. Ma la Juve si sfila

Da Torino negano ogni inserimento nella trattativa per la comproprietà del mediano belga. Fra Roma e Cagliari parti ancora distanti
Marco Evangelisti
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ROMA - Apparentemente chiusa in un vicolo cieco, senza possibilità di tornare indietro, tramortita da un conto alla rovescia che precipita verso la conclusione. La Roma vede Radja Nainggolan evolversi da ottimo giocatore a pietra angolare del centrocampo a icona internazionale e non può neppure ricavarne soddisfazione per il semplice motivo che il giocatore non è suo, non completamente.

IN SOSPESO - Se vogliamo, le prestazioni del mediano con il Belgio e quelle da poco concluse con la maglia giallorossa almeno non peggiorano la situazione e anche qui per un motivo semplice. Il Cagliari non ne sta approfittando. Se non da un punto di vista puramente psicologico: più Nainggolan gioca più per la Roma diventa complicato farne a meno. Ma né l’inflazione né le fluttuazioni del mercato né i gol in Nazionale smuovono la richiesta avanzata dalla squadra sarda alla Roma. Erano 18 milioni a gennaio, 18 rimangono. E per il solo Nainggolan, perché a Cagliari non vogliono sentir mescolare questa questione con le altre in sospeso, Davide Astori che si riscatta a 4 milioni, Victor Ibarbo che può essere prestato per un’altra stagione in cambio, poniamo, di un discorso flessibile intorno al cartellino di Daniele Verde. E’ una sorta di ultimatum quello che arriva da Cagliari a Roma, anche se la parola è sgradevole e anche se in fondo è nato ben diversamente, come richiesta chiara, limpida e secca. Ultimatum diventa per forza naturale con l’avvicinarsi della scadenza, ore 19 del 25 giugno, quando le comproprietà devono essere definitivamente sciolte oppure si va all’asta con offerte in busta chiusa. La Roma a gennaio non ha voluto chiudere la questione e probabilmente neppure poteva, non alla cieca e senza essere certa della qualificazione alla Champions League. Pure se a dire il vero all’epoca non si supponeva che i giallorossi corressero seriamente il pericolo di non arrivare almeno secondi. Nonostante tutto ciò alla Roma restano sereni e con eccellenti argomenti. Per cominciare, Max Allegri può anche telefonare a Nainggolan per invitarlo a partecipare alle magnifiche sorti e progressive, come rivela Centro Suono Sport. Ma se vai a chiedere in ambienti juventini scopri che lì sostengono di non avere alcuna intenzione di sovrapporsi alla Roma per il mediano belga, altrimenti non avrebbero ingaggiato a centrocampo tutto il bendidio che hanno. E anzi, sono piuttosto stufi di venire citati tanto spesso in questa faccenda. Nainggolan sa già che altrove prenderebbe almeno 3,5 milioni annui. Oggi la Roma gli dà 1,8 milioni. Questo però è l’ultimo dei problemi, perché esiste un accordo ben chiaro sull’adeguamento del contratto esistente. Che scadrà nel 2018 e verrebbe portato intorno alle medesime cifre, compresi i premi che di solito sono facili da ottenere quanto infilarsi le pantofole.

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