Roma, c'è Romero. E sulla fascia sale Adriano

L’argentino idea (costosa) per la porta. Il terzino brasiliano ha staccato Digne
Marco Evangelisti
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ROMA - Ricominciamo? Non ancora. C’è sempre quella fastidiosa faccenda di Radja Nainggolan da risolvere e finché il diretttore sportivo Walter Sabatini non ci mette su il cartellino con la scritta chiuso non può dedicarsi ad altre cose con la dovuta attenzione. Diversa la questione di Iago Falque, che era incollata a quella del riscatto di Andrea Bertolacci. Difficile pensare che la Roma proceda ad altri annunci spaccacuore prima di aver concluso in qualche modo la lunghissima storia di amore e insofferenza con il Cagliari. Ma alla fine bisognerà pure ricominciare, perché questa squadra ha bisogno di molte risorse umane se davvero intende rilanciare il confronto con la Juventus.

GARANZIE - Cominciamo a contare dal portiere per una semplice questione di geografia del campo. In quella posizione Sabatini e Garcia si sentono sufficientemente garantiti per un’altra stagione dagli eroici furori di Morgan De Sanctis, quindi non c’è più intenzione di svenarsi per un fuoriclasse costoso. Al momento il preferito è il bosniaco Asmir Begovic, gigantone dello Stoke City. Basterebbero 5 milioni o qualcosa di simile. Ma visti i chiari di luna risale rapidamente la candidatura di Sergio Romero, portiere della Nazionale argentina: libero dopo l’esperienza alla Sampdoria, ha spedito il suo agente Mino Raiola a cercargli lavoro. Chiedendo però 2 milioni d’ingaggio, pretesa non da poco. Un investimento abbastanza leggero, sui 6 milioni, sarebbe quello sull’australiano Mathew Ryan, del Bruges: giovane e dotatissimo. In realtà ancora di più stuzzica Bernd Leno, 23enne del Bayern Leverkusen, però costa tanto. Mentre Lukasz Skorupski va in prestito all’Empoli, come ha confermato ieri il presidente della squadra toscana, Fabrizio Corsi, a Radio 1.

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