BARCELLONA (SPAGNA) - Il telefono suona libero per tutta la mattinata, ma il solitamente più che cortese Martin Montoya non si decide a rispondere. Brutto segno. Sensazioni confermate nel pomeriggio, quando il giocatore, scuro in volto, compare allo scalo aeroportuale del Prat, con in mano un biglietto per Milano e si capisce subito che la scelta obbligata di trasferirsi all’Inter non è che lo entusiasmi più di tanto. “Me ne vado triste”, la fin troppo schietta ammissione del canterano blaugrana, che già lo scorso inverno aveva accarezzato l’opportunità di cambiare aria. “Luis Enrique non contava su di me e me lo ha detto chiaramente. Io non volevo perdere un anno, volevo continuare a formarmi come giocatore, ad avere minuti, per sentirmi bene fisicamente e mentalmente, ma alla fine non mi hanno lasciato andare via per l’impossibilità di poter operare sul mercato a causa della sanzione Fifa”.
USCITA D’EMERGENZA - La decisione, così, è stata rimandata alla finestra di mercato estiva. “Ho capito chiaramente che era venuta l’ora di partire quando ho saputo del rinnovo di Dani Alves e dell’acquisto di Aleix Vidal”, l’ammissione del malinconico Martin, che ora vuol dimostrare a se stesso e al Barça di essere un terzino di livello internazionale. “Ho voglia di sentirmi nuovamente un calciatore vero. Non ho potuto godere di troppi minuti negli ultimi tempi. Ora è venuta l’occasione di poter andare all’Inter e l’abbiamo colta al volo”, il grido di riscossa di Montoya, che almeno in parte risarcisce i tifosi nerazzurri, che non avranno certo gradito l’esibita mancanza di entusiasmo del laterale catalano per il passaggio al nuovo club. “Vado a Milano per imparare molto, per giocare e per sentirmi di nuovo utile” l’accorata dichiarazione di intenti. Il sogno, però, rimane un futuro da titolare nel Barça. “Visto che si tratta, in principio, di due anni, spero di poter far ritorno alla base”. Montoya, legato ai blaugrana fino al 30 giugno del 2018, è stato ceduto in prestito oneroso all’Inter, che sborserà 3 milioni di euro per due stagioni, al termine delle quali i meneghini potranno assicurarsi definitivamente il cartellino del giocatore avvalendosi dell’opzione di acquisto, fissato nell’ordine dei 7 milioni.