«Ecco cosa rischiano Salah e la Fiorentina»

L'avvocato Mattia Grassani spiega: «Se la scrittura privata fosse stata depositata in Lega, il giocatore sarebbe libero dal club viola»
Daniele Liberati
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ROMA - Chi ha ragione, la Fiorentina o Salah? Sulla confusa vicenda tra il club viola (che ha annunciato iniziative legali contro il giocatore) e l'attaccante egiziano (che afferma di non essere più legato alla società dei Della Valle) fa chiarezza l'avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo: «Innanzitutto occorre prendere posizione sulla validità o meno della clausola contenuta nella scrittura privata - spiega a CorrieredelloSport.it - Se depositata presso la Lega, va considerata efficace e, in tal caso, il giocatore si può considerare libero dalla Fiorentina. Diversamente deve rispettare il contratto stipulato con la Fiorentina. In questa seconda ipotesi, qualora non rispondesse alla convocazione, Salah perderebbe il diritto alla retribuzione e potrebbe subire una causa risarcitoria milionaria da parte del club viola». E dal punto di vista sportivo? «Oltre a quanto appena detto, in ordine alle conseguenze patrimoniali, il giocatore rischia anche una pesante squalifica sportiva per il mancato rispetto del contratto. Non aggregarsi alla prima squadra, disertando il ritiro, potrebbe costare molto caro, in tutti i sensi, all’egiziano».

E IL CHELSEA CHE FA? - Tra i due litiganti, resta l'incognita Chelsea. Il club inglese può pretendere subito il ritorno del giocatore? «Questo è un altro tema cruciale: nessuno considera che esiste anche il club inglese, che, nel frattempo, ha percepito dalla Fiorentina il prezzo della rinnovazione del prestito sino al 30 giugno 2016 e, comunque, è il titolare originario del contratto con il giocatore. Ragion per cui, dovesse essere ritenuto nullo il rinnovo con la Fiorentina - conclude Grassani - Salah non sarebbe libero di scegliersi la squadra, ma ritornerebbe al Chelsea».


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