Garcia: «Senza fretta, ma ci servono tre giocatori»

Il tecnico della Roma: «Iago Falque ha grandi qualità, è un calciatore vero. Non mi sento depotenziato»
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ROMA - È un Rudi Garcia sorridente e carico quello che si presenta in conferenza stampa a Pinzolo. Il tecnico della Roma sembra avere le idee chiare: dal mercato agli obiettivi della squadra. Si parte con una considerazione sul ritiro: «Per fortuna sono scese un po' le temperature. Non ci aspettavamo un caldo così ma ora si può lavorare bene. E poi è l'occasione per i tifosi di avvicinarsi alla squadra. Per me se fosse possibile accoglierei i tifosi anche a Trigoria, ma non è possibile». 

LA ROSA - «Tutti i giocatori che sono qua più i nazionali che arriveranno la maggior parte il 13 (con Romagnoli e Ibarbo che arriveranno più tardi perché hanno finito dopo), sono tutti importanti. Come lo sono tutti quelli che ho portato qui a Pinzolo, anche i giovani: qui possono allenarsi con i campioni e li possiamo seguire bene. Ogni giovane da quando sono alla Roma si è sempre mostrato molto educato e molto serio, questo vuol dire che De Rossi lavora bene in Primavera e lo staff fa crescere anche l'uomo oltre il calciatore»

L'ELOGIO DI IAGO - «L'unico nuovo è Iago Falque. Se l'avete visto anche voi, è un vero giocatore di pallone, di quelli che piacciono a me. Ho scoperto l'uomo ed è molto umile. Ha grandi qualità e valori, ci aiuterà tanto sul campo perché ha qualità importanti». 

IL MERCATO - «Da quando sono arrivato, e questa estate è lo stesso, lavoriamo sempre in sintonia con Pallotta e Sabatini. Io vorrei tenere tutti i giocatori che ho con me. Ovviamente ci saranno dei nuovi arrivi perché ogni anno vogliamo migliorare. Bisogna non andare di fretta ma posso assicurare che avremo una squadra competitiva. Cerchiamo giocatori in tre ruoli ben precisi, la stretegia è non andare di fretta e fare acquisti giusti»

IL NUOVO STAFF - «Ci sentiamo spesso con il presidente e anche con i dirigenti e su questi cambi del mio staff già ne avevamo parlato a gennaio. Se quelli dell'anno scorso non erano buoni? Certo che lo erano, siamo arrivati secondi. Ma la mia scelta è di migliorare sempre. Abbiamo deciso di prendere persone di grande qualità che ci porteranno ad avere meno infortuni, si spera. Sapendo che quest'anno sarà un anno senza Mondiali e senza Coppa d'Africa e queste due competizioni le abbiamo sofferte. Le cose andranno molto meglio. Norman? Per me non cambia niente: ognuno ha un ruolo. Ed Lippie lo conoscevo e ho scoperto Darcy. E' uno che ha buonsenso, ha delle certezze, delle convinzioni. E soprattutto è uno che tenta di spiegare ogni cosa ed è una cosa intelligente. Abbiamo fatto di tutto per accogliere al meglio tutti. L'unica cosa brutta sarà che abbiamo tolto a Pallotta il preparatore atletico personale (ride, ndr). L'ho detto io ai dirigenti italiani che volevo migliorare le strutture. Abbiamo deciso in modo collegiale tutto»

LA CARICA - «Sono entusiasta, sereno. Le cose non sono cambiate da quando sono arrivato: non sono più debole di prima o più forte, ognuno ha il suo ruolo. Il mio è portare i giocatori ai migliori risultati. Pensiamo al futuro»

LA DIFESA - «I numeri sono interessanti da guardare. Abbiamo finito secondi, tutta la squadra difende bene. Sul piano offensivo siamo stati meno efficaci, soprattutto nella seconda parte. E sul piano del gioco, se giochiamo meglio abbiamo più chance di vincere. Ho anche cambiato l'atteggiamento della squadra, abbiamo giocato più di ripartenza, era dovuto anche alla rosa che avevo a disposizione in quel momento. Bisogna sapersi adattare. Mi auguro però che torneremo ad avere un gioco offensivo e spettacolare, la gente viene allo stadio per divertirsi. Vogliamo la Roma dei miei primi 18 mesi sapendo che il risultato finale conta»

OBIETTIVI E AMBIZIONI - «Siamo in fase di crescita. Vogliamo sempre migliorare e lavoriamo per questo. Ovviamente quest'anno l'obiettivo è qualificarsi per la terza volta di fila alla Champions, sapendo che saremo outsider. La Juve sarà favorita, ma faremo di tutto per darle fastidio come abbiamo fatto per 18 mesi. Questo l'obiettivo, le ambizioni sono differenti dagli obiettivi. Le ambizioni sono senza limiti: voglio vincere un trofeo con la Roma. Non ci siamo riusciti ancora. Dobbiamo essere pronti se il favorito molla, ci serve una stagione perfetta: può succedere. Chi non fa niente non sbaglia mai, bisogna sbagliare di meno o comunque il meno possibile». 

 

 

 


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