El Shaarawy, una cessione che fa discutere i milanisti

Il club rossonero non ha cercato solo una plusvalenza, ma ha dimostrato soprattutto di non credere più nella crescita di questo talento
Stefano Chioffi
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ROMA - La cessione di Stephan El Shaarawy al Monaco, in cambio di sedici milioni di euro, ha un significato chiaro: il Milan non ha cercato solo una plusvalenza, ma ha dimostrato soprattutto di non credere più nella crescita di questo talento, grande protagonista due anni fa (sedici gol in campionato) prima di essere frenato da una serie di infortuni. Massimiliano Allegri aveva investito sulle qualità di El Shaarawy, riuscendo a dare logica ai colpi geniali di questo attaccante: un’intuizione che aveva regalato al Milan un tesoro importante. Il Monaco ha approfittato delle perplessità del club rossonero per portare El Shaarawy in Francia. Una mossa che ha una precisa chiave di lettura: il Monaco è convinto di poter raddoppiare, nel giro di un paio di anni, il valore della punta. 

LA STRATEGIA - Il club biancorosso continua a essere controllato dall’imprenditore russo Dmitrij Rybolovlev, che si era presentato sul mercato acquistando Falcao, James Rodriguez e Moutinho, nel tentativo di imitare l’amico Roman Abramovich. La strategia è cambiata, però, rispetto all’estate del 2013. Ormai il Monaco compra, valorizza e apre l’asta, come ha dimostrato anche in questi ultimi giorni: ha ceduto Kondogbia all’Inter per trentasei milioni più bonus e ne ha incassati già altri venti per Ferreira Carrasco, passato all’Atletico Madrid.

IL CONTRATTO - Il Monaco è convinto di poter realizzare un altro affare d’oro con El Shaarawy, pronto a firmare un contratto fino al 2020 da tre milioni di euro a stagione. La partenza del “faraone” divide i tifosi rossoneri e fa perdere al calcio italiano un nuovo pezzo pregiato, dopo Verratti (leader nel Paris Saint Germain), Darmian (volato al Manchester United) e Immobile (ceduto al Siviglia dal Borussia Dortmund). Tante pedine dell’Italia di Conte giocano all’estero, senza dimenticare Sirigu (Psg) e Pellé (Southampton), oltre a Balotelli (Liverpool), precipitato in una profonda crisi.

LA SCELTA - Sembrava che Mihajlovic volesse rilanciare El Shaarawy, provandolo anche nel ruolo di mezzala oppure in quello di trequartista, alle spalle di Bacca e Luiz Adriano. Un’idea che ha perso valore nello spazio di una settimana. Il Milan ha preferito depositare in banca i sedici milioni di euro del Monaco e ha firmato il divorzio, lasciando partire El Shaarawy: una rinuncia che fa discutere.


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