La Fiorentina ordina: «Chelsea, vietato dare Salah in Italia»

Ecco la condizione per non aprire una causa legale
Fiorentina: Salah convocato, ma lui non c'è
Alessandro Rialti
3 min

MOENA - Mai in Italia. E’ questo il messaggio che ieri in tarda serata Andrea Della Valle ha consegnato ai dirigenti del Chelsea. Ieri Salah ovviamente non si è presentato a Firenze dove avrebbe dovuto sostenere le visite mediche per poi, oggi, presentarsi al ritiro di Moena. L’egiziano come aveva promesso non si muove da Londra dove si è alzato di fatto un muro protettivo. Il suo club è a disagio: fra documenti ufficiali firmati e depositati e altri documenti, anche questi firmati ma non depositati, si sta consumando una vicenda al veleno, appunto quella dello scorpione. Ieri dal ritiro in Val di Fassa era circolata la voce di un comunicato dei fratelli Della Valle. Certezza che ora dopo ora si è lentamente spenta. Verso le 18 i responsabili della comunicazione viola hanno allargato le braccia e fatto sapere che non ci sarebbe stato assolutamente niente. Un solo indirizzo, un solo sussurro, ma anche l’unica vera certezza: mai in Italia.

MAI IN ITALIA - E’ questo che i proprietari della Fiorentina hanno fatto sapere ai dirigenti del Chelsea. Nessuno in fondo ha voglia che l’intera vicenda si consumi sui giornali e finisca nelle aule dei tribunali, meglio trovare una strada di compromesso. La condizione sine qua non è proprio che il club londinese non offra Salah a un club italiano. Ovviamente, anche senza essere fatto, il nome è quello dell’Inter. I Della Valle e i loro consiglieri, ma anche Vincenzo Guerini, hanno puntato da subito il dito verso il club neroazzurro. Mai all’Inter, mai in Italia. Un limite invalicabile per arrivare comunque a un accordo fra gentiluomini. Anche in casa nerazzurra ieri è arrivata notizia della posizione rigidissima dei fratelli Tod’s. Così la squadra di Roberto Mancini non può che restare alla finestra aspettando sviluppi. E il giocatore? Ovviamente Salah non può che rimettersi nelle mani del Chelsea. In fondo è lui che rischia più di ogni altro. Rimane trincerato a Londra aspettando le mosse di Abramovich e di Mourinho. Mai come in questo caso sarà davvero quel che sarà. Il ragazzo dalla grande velocità, il Bip bip che ha fatto impazzire i tifosi viola e che non ha alcuna intenzione di rimettersi la maglia della Fiorentina sulle spalle, ha sperato di poter restare in Italia, appunto a Milano, ma a questo punto sta capendo che tirare ulteriormente la corda potrebbe trasformarsi in una sorta di... forca. Quindi tace e lo stesso stanno facendo in questo delicatissimo periodo anche i suoi manager. Fino a quando? Fino a quando Fiorentina e Chelsea non avranno trovato un accordo.

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