© LaPresseCAGLIARI - “Giulini mi ha convinto con le sue parole: in pratica, uscendo dal suo ufficio avevo già firmato". SI presenta così il portiere Storari, nella nuova avventura al Cagliari: "Sentire parlare di progetto in un momento così difficile per il calcio italiano fa bene e ti fa stare bene. Ho sentito il fuoco dentro, mi sono emozionato. Ho accettato anche perché io e la mia famiglia ci eravamo trovati molto bene nel 2008, quando abbiamo ottenuto una salvezza insperata. Mi sarebbe piaciuto rimanere, all’epoca, però il mio cartellino apparteneva al Milan e dovetti prendere altre strade. Mi sono spaventato l’altro giorno, quando ho visto tutti quei giovani al campo di allenamento: vuol dire che sto invecchiando! Scherzi a parte, penso di poter dare tanto, voglio mettere la mia esperienza al servizio della squadra"
SERIE A - Questa la ricetta di Storari per tornare nella massima serie: "Fame e umiltà. Saremo la squadra da battere, dovremo avere la mentalità vincente che non si compra al mercato, ma si costruisce giorno per giorno, con un gruppo affiatato, che voglia vincere pure le partitelle di metà settimana e trasferisca sul campo quest’atteggiamento positivo. Rastelli? Lui ricorda una mia grande parata su un suo tiro. Non sta rosicando, però personalmente è un brutto segno, gli anni passano. Tifosi? Io mi abbonerei perchè dobbiamo vincere il campionato e vorremmo che tutti partecipassero, per condividere la nostra gioia insieme a noi".