Milan, ecco Ibrahimovic che inizia ad agitarsi

Lo svedese lancia segnali di apertura e il club rossonero ora aspetta solo il via libera
Milan, ecco Ibrahimovic che inizia ad agitarsi© EPA
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MILANO - «Il mio futuro è nelle mani di Mino Raiola». Parole e musica di Ibrahimovic, subito dopo l’amichevole con la Fiorentina ieri ad Harrison, vicino a New York [...]

MAL DI PANCIA? - Beh, dopo questa dichiarazione, probabilmente anche la stampa francese dovrà cambiare linea. Da tempo, infatti, il totem di Malmö non si esprimeva in prima persona sul suo futuro. E, dopo le molte voci sul suo ritorno al Milan, la sua scelta non è stata quella di gettare acqua sul fuoco, ma di alimentarlo. Evidentemente, quel fuoco non può essere ancora un incendio. Ma se queste sono le premesse - la sensazione è che siano i primi sintomi del classico “mal di pancia” -, allora presto lo diventerà. Si dovrà scavallare agosto, però. Prima, infatti, Ibra deve giocare (e possibilmente far vincere al Psg) la Supercoppa di Francia: l’appuntamento è per il 1° agosto a Montreal, contro il Lione. Poi, l’argomento futuro dovrà essere affrontato.

Con una frase ha fatto capire che può lasciare Parigi: una strategia già utilizzata in passato

OCCORRE UN SOSTITUTO - Con quali prospettive, però? Lo svedese ha sostanzialmente detto sì al triennale da 7,5 milioni di euro che il Milan gli ha proposto. E’ vero che l’ingaggio è molto inferiore ai 12 milioni che il Psg gli ha garantito nelle ultime 3 stagioni, ma il suo contratto è in scadenza nel 2016 e il club francese non gli ha proposto alcun rinnovo. Ufficialmente non sono emersi segnali di disponibilità a lasciare libero Ibra con un anno di anticipo. Tuttavia, qualora arrivasse un sostituto, allora un’uscita dovrebbe risultare più semplice. Almeno, è quello che tutti credono. Già, ma chi sarebbe l’eventuale sostituto? Di sicuro l’annullamento delle sanzioni per il Fair-Play finanziario agevola i piani del Psg, che quasi certamente investirà una settantina di milioni per Di Maria. La sensazione, però, è che non basti. Il grande sogno è quello di Cristiano Ronaldo, ma Florentino Perez, nel suo blitz in Qatar per incontrare Al Thani, ha fatto muro. Ora si parla di Lacazette, ma è chiaro che non sarebbe la stessa cosa.

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