La prima volta di Kleinheisler, il piccolo Scholes cresciuto sotto gli occhi di Paulo Sousa

Il tecnico della Fiorentina l'ha allenato al Videoton. Ha il contratto in scadenza a giugno e ha segnato un gol decisivo all'esordio in nazionale
La prima volta di Kleinheisler, il piccolo Scholes cresciuto sotto gli occhi di Paulo Sousa© EPA
Francesco Guerrieri
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ROMA - Sinistro a giro, gol. E via ad esultare. Da brividi la prima volta di László Kleinheisler con l’Ungheria. Già, perché il classe ’94 ha segnato all’esordio in Nazionale. E non in una partita qualsiasi, ma ha siglato la rete decisiva nell’andata dello spareggio per gli Europei contro la Norvegia. Voce che trema nell’intervista post partita: “Ancora non ci credo che ho segnato all’esordio, è stato fantastico. Ringrazio i compagni e l’allenatore”.

Merito del ct Bernd Storck sì, ma non solo. L’intuizione vincente è stata di Andreas Möller. Esatto, proprio l’ex centrocampista della Juventus nei primi anni ’90: dal campo alla panchina, Möller da meno di un mese è diventato il secondo di Storck. E non poteva iniziare meglio, ha indovinato subito la mossa giusta. Kleinheisler decisivo quindi, in mondovisione. E chissà in quanti si sono accorti che il centrocampista ha il contratto in scadenza a giugno. Imposta, tira corre, e fa della duttilità la sua dote migliore: contro la Norvegia ha giocato sulla fascia destra per poi accentrarsi e avanzare anche sulla trequarti, ma può giocare in tutti i ruoli a metà campo. Da tenere presente.

Ne è passato di tempo da quando il ragazzo cresceva in patria al Videoton sotto lo sguardo attento di Paulo Sousa. Già, perché il tecnico della Fiorentina lo ha allenato per sei mesi da luglio a gennaio 2013, per poi lasciare la panchina a causa di problemi familiari. L’ha svezzato Sousa, lasciando al suo successore José Gomes un giocatore pronto a scendere in campo: arriva infatti l’esordio in campionato nella stagione successiva a 19 anni.

In patria stravedono per lui, che con quel capello rosso è considerato il nuovo Paul Scholes (non solo per il capello eh). Ma… un attimo: cerco nella rosa del Videoton (dove tra l’altro ci sono Loic Nego e Gerely Rudolf, vecchie meteore del calcio italiano) ma Kleinheisler non c’è. Com’è possibile? Ricerco. Ancora niente. Su transfermarkt il giocatore risulta addirittura tra la squadra riserve, e ancora non ha giocato nemmeno un minuto in prima squadra in questa stagione. Incredibile.

Meno male che c’è Storck (e Möller) che lo fa giocare in Nazionale. Lui ringrazia e trascina l’Ungheria, che ora vede sempre più vicino un Europeo che manca da 43 anni. Capello rosso e quel mancino che manda la palla dove vuole. Kleinheiler è pronto per l’Europa che conta. E potrebbe essere un grande affare.


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