© LaPresseTORINO - «Col Verona sarà complicata perché è come la prima di campionato e abbiamo il dovere e l'obbligo di vincere essendo ancora in ritardo. Loro vengono da due ottime partite, concedono poco, hanno trovato solidità. Dovremo evitare di far entrare in area Toni e Pazzini, perché lì possono creare problemi a chiunque. Dobbiamo essere consapevoli dell'importanza della partita, abbiamo lavorato bene in questi giorni. La cosa più difficile sarà riattaccare la spina a livello mentale». Così Massimiliano Allegri alla vigilia del primo impegno del nuovo anno della sua Juve che punta alla rimonta su Napoli, Fiorentina e Inter: «È vero che ci siamo avvicinati, ma in questo momento non possiamo permetterci di sbagliare l'approccio, di sbagliare la partita. Mancano 21 partite, ci sono 63 punti in palio. Abbiamo recuperato, ma la cosa più difficile ora è continuare. Il campionato finisce il 16 maggio e ora inizia l'ultima parte. Vincerà chi sbaglia meno. Dobbiamo ricordare gli ultimi 3 minuti col Carpi, certo non belli. Spero ci servano di lezione, ho rivisto l'ultima occasione loro con i ragazzi, avevo ancora paura che il giocatore avversario segnasse...Abbiamo già dato e pagato contro le cosiddette piccole, quindi evitiamo errori e spingiamo sull'acceleratore»
DUBBI DI FORMAZIONE - «La formazione? - prosegue il tecnico - ho dei dubbi in difesa, tra Caceres e Rugani e tra Alex Sandro e Evra. A destra Lichtsteiner, davanti uno tra Morata e Zaza. Cuadrado può diventare un cambio importante. Situazione fisica? Barzagli in questo momento è quello più indietro, Mandzukic vedremo se ci sarà domenica. Correre rischi ora sarebbe folle. Recuperare Pereyra sarà importante e anche Morata e Caceres potranno darci una grossa mano ».
MERCATO? DIFFICILE MIGLIORARE - «Mercato? La rosa è competitiva e sono pochi i giocatori in grado di migliorarla», conclude Allegri. «Zaza? Non capisco perché debba andare via, non ci deve essere questo tormentone. Parlo con lui tutti i giorni, è un giocatore che ha grande qualità, che è migliorato molto, che è importante per noi, è giusto che rimanga con noi. Abbiamo quattro giocatori davanti che hanno grandi qualità e devono lottare per il posto da titolare. Il mercato non lo faccio io, quello di gennaio è lungo, fortunatamente abbiamo una rosa competitiva che può essere solo migliorata con alcuni giocatori. Ma è meglio pensare al Verona: due mesi fa eravamo al dodicesimo posto e ci davano tutti per finiti».