Jacobelli: Mandragora e Sensi, la Juventus ha imparato la lezione Verratti

In principio c’era Leali, che da grande vuol fare il Buffon e, per il momento, sta dando un contributo fondamentale al Frosinone in lotta per la salvezza
Jacobelli: Mandragora e Sensi, la Juventus ha imparato la lezione Verratti© LaPresse
2 min

ROMA - In principio c’era Leali, che da grande vuol fare il Buffon e, per il momento, sta dando un contributo fondamentale al Frosinone in lotta per la salvezza. Poi è arrivato Rugani, la cui quotazione è stata fissata a 30 milioni di euro per scoraggiare chi in serie A voglia portarlo via da Torino. Nella prossima stagione, toccherà a Mandragora e a Sensi: al primo, attualmente in prestito al Pescara dal Genoa, viene proposto un contratto quinquennale. Il secondo, rimarrà Cesena sino al termine del campionato, poi prenderà la strada di Sassuolo, ricalcando le orme di Zaza, che juventino lo è già e Berardi, che juventino lo diventerà dal primo luglio. C’è un inconfondibile filo bianconero a legare le operazioni di Marotta & Paratici su fronte della meglio gioventù italiana e di una Juve che costruisce il futuro in un’ottica sempre più tricolore, dimostrando di avere imparato la lezione Verratti. In un massimo torneo come il nostro, dove la percentuale di stranieri in campo oscilla fra il 56 e il 59 per cento, i campioni in carica fanno da battistrada nella rivalutazione dei vivai italiani e scoprono di non essere soli. L’Atalanta, che nella miniera d’oro di Zingonia continua a investire, non ha fatto nemmeno in tempo a provare nostalgia per Baselli che, subito, Reja ha lanciato in prima squadra Grassi e Conti. La Fiorentina segue l'evoluzione di Leonardo Capezzi che il Crotone sta valorizzando, come ha valorizzato a suo tempo Florenzi e Bernardeschi, tanto per fare nomi. E poi, fra gli altri, sugli scudi ci sono Lorenzo Pellegrini del Sassuolo e Amadou Diawara del Bologna, l’ultima scoperta di Pantaleo Corvino che l’ha preso dal San Marino per 560 mila euro. Il calcio italiano scopre che la grande crisi di talenti è finita. Era ora.


© RIPRODUZIONE RISERVATA