Calciomercato Roma, nasce una squadra piena di allenatori

Torna anche Andreazzoli: tre dei quattro assistenti di Spalletti hanno guidato delle squadre da “primi”
12 luglio, cambio di rotta dialettico di Spalletti: «È arrivato con la testa giusta. Voi volete farlo smettere, ma deve decidere lui. Per me non è il suo ultimo anno»© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
3 min

ROMA - Con Spalletti nasce un governo tecnico: lo staff della Roma è ormai al completo, con il ritorno di Aurelio Andreazzoli e l’imminente ingaggio di Alessandro Pane, e comprende tre uomini che hanno fatto gli allenatori, guidando squadre in prima persona.

IL VICE - Soltanto Marco Domenichini, quattro presenze in serie A da calciatore, non è mai stato responsabile tecnico. Chiamato a Udine da Spalletti nell’estate del 2004, ha seguito le orme del capo ovunque. Prima a Roma, poi a San Pietroburgo. E naturalmente è tornato in pista adesso. Di Spalletti è il collaboratore più discreto, oltre che il principale confidente.

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IL DIFENSORE - L’altro fedelissimo è Daniele Baldini, già capitano dell’Empoli e dell’Empoli pure allenatore, nel 2003. E’ entrato nello staff di Spalletti nel 2005, all’alba del primo percorso romanista, con la missione specifica di allenare la fase difensiva. E non si è staccato nel periodo dello Zenit, condividendone le (tante) gioie e le delusioni. Dopo la fine dell’avventura a San Pietroburgo ha deciso di tornare a vivere a Roma.

IL RIENTRO - La sorpresa, maturata due giorni fa, è il ritorno di Aurelio Andreazzoli, che aveva preferito non accodarsi al gruppo Spalletti partito per la Russia nel 2009. Ha lavorato con un ruolo marginale nella Roma di Ranieri, poi ha fatto per qualche mese il vice di Montella, è ritornato pazientemente nelle retrovie con Luis Enrique e Zeman fino alla più grande soddisfazione: la gestione della prima squadra da febbraio a marzo 2013, con un percorso dignitoso in campionato ma anche con la macchia della finale di Coppa Italia persa contro la Lazio. A Trigoria c’è chi sostiene ancora, visto il rapporto speciale che lo lega a Sabatini, che Andreazzoli sarebbe rimasto da primo allenatore se avesse vinto il superderby del 26 maggio. Invece è andata diversamente, la Roma ha preso Garcia, e Andreazzoli ha accettato di onorare il contratto (circa 250.000 euro a stagione) fino ai saluti dell’estate scorsa. Molto apprezzato dai calciatori, con Spalletti riavrà un compito operativo. Già lo ha, anzi, visto che ieri era già con tuta e scarpini in campo a Trigoria.

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