Calciomercato Inter: Biglia serviva più di Eder

MILANO- Eder: sei ci sei batti un colpo. Il classe 86 dopo aver timbrato il cartellino per ben 12 volte in 19 giornate con la maglia della Sampdoria, non è riuscito a ripetersi con la maglia nerazzurra. L’italo-brasiliano non segna da quattro giornate e una tale astinenza da gol non gli succedeva dall’aprile del 2015. L’Inter fa fatica a segnare: sono appena 31 le reti realizzate in 25 giornate di campionato. Mancini credeva che con l’arrivo di Eder i problemi si sarebbero risolti, in realtà l’ex Sampdoria non è ancora riuscito a lasciare il segno ma soprattutto non è entrato nei meccanismi della squadra risultando, al momento, un corpo estraneo.

INVESTIMENTO A PERDERE- Eppure l’Inter in attacco sembrava ben coperto a inizio stagione con Stevan Jovetic, Mauro Icardi, Adem Ljajic, Ivan Perisic, Jonathan Biabiany, Rodrigo Palacio e il giovane Rej Manaj. Il tecnico nerazzurro, invece, non soddisfatto del suo parco attaccanti, ha voluto puntare tutto su Eder investendo complessivamente 13 milioni di euro per il suo cartellino: 2 milioni subito e gli altri 11 al termine della stagione, visto il riscatto obbligatorio. Vero è che l’attaccante è stato pagato con la cessione di Fredy Guarin allo Shanghai Shenhua, ma la verità è che questi soldi potessero essere meglio investiti per l’acquisto di un regista come Lucas Biglia.

IL VERO DILEMMA- Il vero problema della squadra nerazzurra si trova in mezzo al campo perché manca un regista. Felipe Melo e soprattutto Geoffrey Kondogbia hanno deluso le aspettative, ma non sono registi, così come Marcelo Brozovic che ha tanto talento ma è ancora incostante e gioca a sprazzi. Medel è un ottimo incontrista ma non può impostare il gioco e con la cessione di Guarin il centrocampo nerazzurro ha pure perso una pedina. Invece che puntare tutto su Eder l'Inter avrebbe dovuto puntare, con uno sforzo economico ulteriore, su Lucas Biglia per cui Lotito chiedeva circa 20 milioni di euro. Ever Banega arriverà a giugno, a parametro zero, ma la sensazione è che si dovesse fare qualcosa di più per portarlo subito a Milano visti i problemi della squadra a costruire il gioco. Ormai il dado è tratto, l’Inter dovrà rialzarsi in fretta in queste ultime 13 giornate cercando di concludere la stagione al terzo posto: se così non fosse sarebbe una vera e propria stagione fallimentare.